Una crema miracolosa per psoriasi e dermatiti venduta illegalmente. E’ quanto riferisce l’Agenzia italiana del farmaco sull’Aur Derm Crema in vendita on line ma senza alcuna autorizzazione alla commercializzazione “sia in Italia che negli altri Stati membri dell’Unione europea”, si legge nella nota ufficiale.
Normativa sull’autorizzazione alla commercializzazione Aifa
“Nonostante gli vengano attribuite proprietà terapeutiche tipiche dei medicinali – continua Aifa -, il prodotto è in realtà privo di autorizzazione alla commercializzazione, sia in Italia che negli altri Stati Membri dell’Unione Europea, e pertanto commercializzato in violazione della normativa vigente (D.Lgs. 219/2006)”.
Nessun medicinale infatti, secondo la normativa vigente in Italia e nei Paesi europei, può essere messo in commercio senza avere ottenuto l’autorizzazione dell’Aifa o “un’autorizzazione comunitaria a norma del Regolamento CE/726/2004 in combinato disposto con il Regolamento CE/1394/2007”.
Aur Derm Crema: rischi per i pazienti
Numerosi i rischi per i pazienti. Da un’analisi in laboratorio è emerso infatti che la crema Aur Derm “non è riconducibile a prodotti aventi una composizione a base di soli ingredienti naturali, contenendo invece ben quattro diverse sostanze farmacologicamente attive quali clobetasolo propionato, procaina, benzocaina e lidocaina, ad azione immunomodulante o immunosoppressoria”.
Iter per l’autorizzazione del farmaco
Un medicinale, per poter essere commercializzato, deve seguire un preciso iter procedimentale condotto dalle autorità competenti nazionali degli Stati Membri dell’Unione e dall’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) finalizzato alla valutazione dei dati presentati dalle aziende farmaceutiche.
Al momento non risulta alcuna richiesta di autorizzazione o alcun procedimento valutativo di Aur Derm Crema, condizione questa che la rende non commercializzabile e lo classifica come medicinale illegale. “Anche laddove si fosse trattato di un prodotto legalmente autorizzato – conclude la nota Aifa -, infine, la sua reale composizione, accertata attraverso analisi di laboratorio, avrebbe comunque reso necessaria una prescrizione medica ai fini della fornitura al paziente”.
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