Le problematiche relative alla vertenza dei lavoratori Blutec di Termini Imerese sono state al centro del tavolo tecnico di oggi, sabato 23 febbraio, alla presenza del Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio. L’incontro era in programma alle ore 15.00 alla sede storica del Palazzo di Città in piazza Duomo. All’incontro hanno partecipato il sindaco della città, Francesco Giunta, i rappresentanti dell’azienda e dei sindacati. Al termine del tavolo tecnico, il Ministro Di Maio ha incontrato i giornalisti.
Centinaia di operai hanno aspettato il ministro sotto una forte nevicata.
Durante il tavolo tecnico riunitosi oggi a Termini Imerese per far fronte al caso Blutec è stato confermato l’impegno ad una proroga di sei mesi e il coinvolgimento di Fca. “La Regione farà la sua parte nella riqualificazione dell’area di Termini Imerese – ha detto il Governatore della Sicilia, Nello Musumeci – e in relazione alla situazione di Blutec deve assicurare garanzie. Predisporremo assieme un piano di sviluppo compatibile, non inquinante, leggero, nello spazio di qualche mese”. Il presidente della Regione Sicilia ha anche espresso il suo apprezzamento per l’impegno assunto dal vicepremier Di Maio.
“I lavoratori – ha detto il vicepremier Luigi Di Maio – hanno il diritto di ricevere un reddito attraverso la cassa integrazione in attesa che Blutec rispetti gli impegni”. “Lunedì modificheremo la legge con un emendamento che sarà presentato al decreto che ha dentro il reddito di cittadinanza e quota 100 – ha detto Di Maio – È un emendamento già bollinato dalla ragioneria generale dello Stato e che entrerà nella legge dello Stato entro i prossimi quindici giorni”.
L’emendamento permetterà l’erogazione degli ammortizzatori sociali per il periodo dei due mesi non ricevuti e quelli fino a giugno. “E come ministro direttamente erogherò ai lavoratori di Termini Imerese della Blutec gli ammortizzatori sociali dei due mesi che non hanno avuto nonostante l’accordo siglato con i sindacati e per i prossimi quattro mesi fino a giugno”, ha aggiunto il vicepremier.
“Blutec non è solo una vertenza – ha aggiunto Di Maio – ma un caso di necessario rispetto dello Stato e della parola data”.
Relativamente al reddito di cittadinanza, “i cambi di residenza degli ultimi tre mesi non valgono – ha precisato il vicepremier -. Per evitare che il reddito venga macchiato da alcuni furbetti”.
Parte fondamentale che riguarda la vertenza è la mancata attuazione del piano di rilancio industriale da parte della Blutec. La situazione è arrivata allo stremo e numerosi sono stati negli ultimi giorni, i momenti di forte tensione fra gli operai dell’ex stabilimento Fiat, culminata in assemblee, presidi e confronti.
Servizi di Marcella Chirchio.