Il caso Diciotti fa ancora parlare di sé. Alcuni migranti che erano a bordo della nave hanno presentato un ricorso al Tribunale civile di Roma, chiedendo al Governo italiano un risarcimento per essere stati costretti a rimanere a bordo diversi giorni.
“Al massimo gli mandiamo un Bacio Perugina”, risponde il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. E in riferimento al fatto che 16 di 41 migranti risulta essere nato l’1 gennaio, dice: “Permettetemi di rispondere con una grassa risata. Tutti nati il primo gennaio? Tutti scomparsi? Non prendessero in giro gli italiani, la pacchia è finita, i barconi non arrivano più”.
Da fonti del Viminale si apprende che il ricorso è stato presentato da uno studio legale a nome di 41 migranti, tra i quali c’è anche un minore. Sedici di loro, secondo le stesse fonti, risulterebbero nati l’1 gennaio. I migranti, dopo essere sbarcati dalla nave Diciotti, si erano rifugiati presso le strutture di Baobab Experience.
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La richiesta è rivolta al premier, Giuseppe Conte, e al ministro dell’Interno, Matteo Salvini per ottenere un risarcimento tra i 42mila e 71mila euro.
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Intanto continua la procedura per l’immunità di Salvini. Il senatore Gasparri di Forza Italia, presidente della Giunta del Senato per le autorizzazioni a procedere annuncia di aver “firmato la copia della relazione della vicenda Diciotti-Salvini per l’Aula del Senato e l’ho inviata al presidente Casellati. Ora spetta alla Conferenza dei Capigruppo calendarizzarla per discuterla in Assemblea”.