I genitori di Matteo Renzi, Tiziano Renzi e Laura Bovoli, agli arresti domiciliari da due giorni nella loro abitazione di Torri di Rignano sull’Arno, in provincia di Firenze, compariranno lunedì davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia. Lo confermano fonti del Palazzo di giustizia. Non è chiaro invece se i due saranno sentiti nei locali della Procura o in un luogo diverso per evitare l’assalto di telecamere e giornalisti.
Intanto anche oggi porte e persiane a casa dei genitori di Renzi sono chiuse. I giornalisti che da lunedì sera si sono riuniti davanti all’abitazione si sono ridotti come numero. Sul posto sono rimasti soltanto qualche cronista e cameraman. La casa, dall’esterno, sembrerebbe completamente disabitata se non fosse per l’auto parcheggiata davanti alla porta.
L’ex premier, Matteo Renzi, non rimane a guardare di fronte all’arresto dei suoi genitori e contrattacca: “Vorrebbero giudicarci tutti nelle piazze populiste e aspettare un mio fallo di reazione – dice in un colloquio con il Corriere della Sera -. C’è una tale campagna di odio contro di me… Lo sanno anche i sassi dove vogliono andare a parare. Però è da vigliacchi mettere in mezzo la mia famiglia. Se la prendessero con me, avessero questo coraggio. Io sto qui, non mi muovo e non ho paura”.
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“Hanno messo al gabbio mia madre, di più non potevano fare. Ora loro hanno finito e inizio io“, continua l’ex premier. “Se anche i miei venissero condannati, e così non sarà, riceverebbero comunque una pena meno pesante dell’arresto, così dicono gli avvocati. E quindi perché metterli ai domiciliari? Solo per lo spettacolo mediatico“. “Tutta questa storia si rivelerà un boomerang“, afferma Renzi.
“Anche se in tanti cercano parole di consolazione, io conosco la verità che nessuno vuole dire. Se non avessi fatto politica, oggi i miei genitori non subirebbero questo“, ribadisce Renzi. “Se loro sono in questa situazione umiliante è colpa del mio impegno politico di questi anni”.