Anche Joan Ryan ha lasciato il partito laburista inglese, aderendo così alla protesta dei 7 deputati che l’hanno preceduta. Nel mirino il leader del partito, Jeremy Corbyn, accusato di aver mantenuto una linea “di estrema sinistra” e non sufficientemente contro la Brexit.
Sale così a 8 il numero dei deputati del Labour che hanno lasciato il partito, formando un gruppo indipendente, nato appunto dalla scissione. Secondo i media, altri deputati potrebbero aderire alla scissione.
La decisione, così si sono giustificati i primi 7 deputati che hanno lasciato, deriva anche dall’inazione imputata a Corbyn contro fenomeni di “antisemitismo istituzionalizzato” in settori della base laburista di sinistra. Con la scissione, il gruppo mina le prospettive per un piano B, proposto dallo stesso leader del partito, per una Brexit più soft rispetto a quella proposta dal primo ministro Theresa May.