E mentre il bracconaggio sembra sempre di più un fenomeno difficile da estirpare, in Sudafrica si accende una nuova speranza. Come zoccolo duro dell’economia del Paese, si sta infatti sviluppando una forma di turismo ecosostenibile che ha fatto delle riserve naturalistiche il suo maggiore pregio.
Ecoturismo in Sudafrica
Ospiti principali di questi spazi gli animali della savana che non vengono cacciati come trofei da appendere, ma si presentano come i soggetti privilegiati delle foto e dei video dei turisti. Gli ecoresort, come il Dinokeng Game Reserve, prendono il posto dei lodge recintati da filo spinato, luoghi dove è possibile guardare leoni, elefanti e giraffe da vicino per ammirarli nel loro habitat naturale.
Il Dinokeng, nella lingua del Botswana “terra dei fiumi”, è anche la meta ideale per i birdwatchers dove è possibile osservare circa 300 diverse specie di uccelli ma anche esemplari di farfalle, tartarughe e serpenti. Grazie inoltre agli investimenti del governo provinciale di Gauteng e all’impegno di 170 proprietari terrieri, il Dinokeng, nato nel 2011, adesso può rimanere aperto h24 per tutti coloro che desiderano visitarlo a bordo di un proprio mezzo o accompagnati da un ranger.
Sviluppo ecosostenibile attorno ai resort
All’interno del Dinokeng è possibile anche alloggiare in lodge di lusso, ma anche in tenda o in roulotte portando la propria attrezzatura. Un’opportunità per raggiungere l’obiettivo principale del DGR, vivendo in armonia con gli animali del ranch.
Il resort, al centro di una grande metropoli, è poi costellato lungo i suoi confini da piccole case in lamiera e in muratura dove la valorizzazione dell’artigianato crea nuove possibilità di sviluppo commerciale sostenibile. La dimostrazione che un ritorno alle origini, in un mondo globalizzato, può fare la differenza.
Foto da Pixabay