Due uomini sono stati arrestati dai carabinieri del comando provinciale di Napoli con l’accusa di aver rapito un innocente per recuperare un debito di droga di 350mila euro dal cognato. I due, appartenenti al clan camorristico Mazzarella, devono rispondere dei reati di sequestro di persona a scopo di estorsione in concorso, aggravato dalle finalità e dal metodo mafioso. Il gip ha convalidato i fermi.
I rapitori avevano prelevato con la forza la vittima mentre si trovava nella sua abitazione a Capua, in provincia di Caserta, per poi condurla a Napoli. Quando sono arrivati i carabinieri, i due hanno rilasciato incolume il sequestrato nella zona della stazione ferroviaria centrale di Napoli.
Le indagini, coordinate e seguite personalmente dal procuratore capo di Napoli Giovanni Melillo, hanno permesso di risalire in meno di 24 ore agli autori del sequestro. Il Gis dell’Arma aveva predisposto un’azione per liberare l’ostaggio, ma i rapitori lo hanno rilasciato. La vittima è stata presa in ostaggio in 6 febbraio e i due rapitori sono stati fermati in giorno dopo, anche se la vicenda è stata resa nota soltanto oggi.