“Il sud è scomparso dalla legge finanziaria“, riteniamo “sbagliata la linea del governo”. Lo ha detto il segretario nazionale della Cisl, Annamaria Furlan, a margine del consiglio regionale del sindacato siciliano a Palermo. “È come se con il reddito di cittadinanza risolvessimo i problemi del sud che ha bisogno di investimenti e di reti sociali”.
Cisl, Furlan a Palermo: “Il Sud è scomparso dalla legge finanziaria”
Quella dello sviluppo del Mezzogiorno “è una questione che deve essere ripresa, ma il governo l’ha dimenticata”, ha aggiunto il leader della Cisl”. Punta poi l’attenzione sulla situazione della Sicilia. “È una cartina di tornasole assolutamente chiara“, ha aggiunto Furlan, “mancano le infrastrutture e manca un progetto serio di crescita che si fa solo con investimenti in innovazione e ricerca. Tutto quello che ha tagliato la legge finanziaria”.
E commentando la manifestazione dei sindacati, sabato a Roma, Annamaria Furlan ha aggiunto: “Cala il pil, cala la produzione industriale con un segno meno e unica cosa che sale è lo spread. Siamo seriamente preoccupati, abbiamo chiesto attraverso la voce di tante migliaia di persone che il governo si fermi, cambi la sua linea economica e ci convochi. Ma finora non abbiamo avuto alcun segnale”.
Si è concluso ieri a Palermo il Consiglio Regionale della Cisl Sicilia per il cambio della guardia ai vertici. Presente la leader Annamaria Furlan che prima dell’inizio dei lavori ha incontrato la stampa al Mondello Palace Hotel.
A partire dalle 10:30 si è riunito il consiglio generale regionale per votare il successore di Mimmo Milazzo, da poco eletto vicepresidente nazionale dell’Inas, il patronato Cisl. Hanno votato i 180 componenti del consiglio generale e i 280 mila lavoratori iscritti in Sicilia alle 19 federazioni di categoria di cui il sindacato si compone.