Si sono chiuse alle 23 le urne in Abruzzo per eleggere il nuovo presidente della Regione e il Consiglio regionale dopo le dimissioni dello scorso anno di Luciano D’Alfonso (Partito Democratico). Lo spoglio è iniziato subito dopo la chiusura dei seggi. L’affluenza alle 12 è stata del 13,42%. Nel 2014, allo stesso orario, era stata del 15,92%. Alle 19, invece, si è attestata sul 42,95%. Nel 2014, alle 19, era stata del 44,35%.
In corsa per la poltrona da governatore ci sono Sara Marcozzi, avvocato 41enne di Chieti, consigliere regionale uscente, alla guida del M5S; Marco Marsilio, senatore, nato a Roma e di origini abruzzesi, di Fratelli d’Italia, 52 anni il 17 febbraio, in testa alla coalizione di centrodestra composta da Lega, Forza Italia, Udc-Dc-Idea e Azione Politica; l’ex vicepresidente del Csm e sottosegretario all’Economia Giovanni Legnini, 60 anni, avvocato, di Roccamontepiano (Chieti), a capo di una coalizione civica e di centrosinistra composta da 8 liste, Partito democratico, Legnini Presidente, Abruzzo Insieme, Avanti Abruzzo, Abruzzo in Comune, +Abruzzo, Progressisti per Legnini, Centristi per l’Europa-Solidali e popolari; Stefano Flajani di CasaPound, 47enne avvocato di Alba Adriatica (Teramo).
Al voto sono stati chiamati 1.211.204 elettori, di cui 591.635 di sesso maschile e 619.569 di sesso femminile, distribuiti sulle 1.633 sezioni istituite nei 305 comuni dell’Abruzzo. Sarà eletto presidente il candidato presidente che avrà ottenuto il maggior numero di voti. Non è ammesso il voto disgiunto, ovvero il voto per un candidato presidente e una lista che non lo sostiene.