I pastori sardi non arretrano di un millimetro e rilanciano la loro protesta per il crollo del prezzo del latte con un ultimatum alle istituzioni: “Se entro pochi giorni non si trovano soluzioni per il nostro settore – annuncia il coordinamento degli allevatori – bloccheremo la Sardegna il 24 febbraio, il giorno delle votazioni. Non è che non andiamo a votare, non voterà nessuno, blocchiamo la democrazia, ognuno si assuma le proprie responsabilità”.
La protesta dei pastori sardi si allarga
Intanto nello scalo di Porto Torres (Sassari), oltre un centinaio di contestatori ha fermato i tir frigo imbarcati a Genova. Bloccato un mezzo che trasportava carni suine provenienti dalla Francia. Gli allevatori hanno gettato gran parte del carico a terra denunciando “le pessime condizioni della merce destinata al mercato locale”. La loro azione è stata interrotta dall’intervento dei carabinieri e degli uomini della polizia in assetto anti sommossa.
Quando il vicequestore Maurizio Terrazzi, dopo aver tentato di dialogare con gli autori della protesta, ha ordinato di chiudere il tir, è salita la tensione. Al momento il camion è fermo in porto e gli allevatori non sono intenzionati a lasciarlo partire. Intorno alle 9 un altro mezzo era sfuggito al loro blocco e si è diretto verso il centro Sardegna.