C’è speranza nelle parole dell’inviato Usa per l’Afghanistan Zalmay Khalilzad. L’obiettivo è quello di chiudere un accordo di pace prima delle prossime presidenziali di luglio ma ha precisato che restano ancora molte questioni da risolvere.
Afghanistan, la speranza dell’inviato Usa
“Siamo allo stadio iniziale di un processo prolungato ma abbiamo ancora una lunga strada da fare”, ha dichiarato Khalilzad in una conferenza a Washington. “Il mio obiettivo, su direttiva del presidente e del segretario di Stato – continua – è cercare non un accordo per il ritiro ma un accordo di pace“, ha aggiunto.
I progressi fatti con i talebani sul ritiro delle truppe Usa, ha precisato Khalilzad, non sono però bastevoli. “Questa è solo una delle tante questioni sul tavolo e nessuna è stata pienamente risolta”. Tra le altre ha citato il dialogo diretto con il governo di Kabul, che però i talebani hanno finora rifiutato ritenendolo illegittimo