“Il dialogo non è mai stato spezzato, ma c’è anche un presidente del Consiglio in Italia, si chiama Giuseppe Conte, è lui il capo del governo italiano e Macron lo ha già incontrato molte volte”. Così il portavoce del governo francese, Benjamin Griveaux, ha risposto ai microfoni di Europe 1, a chi gli domandava della disponibilità espressa ieri da Matteo Salvini a incontrare il presidente francese.
“Come sapete – ha aggiunto -, questi ministri italiani sono già seduti intorno al tavolo con i loro omologhi francesi in occasione dei diversi consigli europei a cui partecipano”.
Richiamo ambasciatore a Roma, Parigi: “Non è permanente, era un segnale”
“Non è un richiamo permanente, ma era importante mandare un messaggio”. Si esprime così il portavoce del governo francese Benjamin Gruveaux, commentando ai microfoni di Europe 1 la decisione di Parigi di richiamare l’ambasciatore a Roma, Christian Masset, per consultazioni.
Una mossa diplomatica unica, che non aveva avuto precedenti nei rapporti tra Italia e Francia, ma che ieri è arrivata al culmine di una tensione molto alta tra Roma e Parigi.
La decisione, dicono da Parigi, arriva dopo una serie di “dichiarazioni oltraggiose” e di “attacchi senza fondamento” e “senza precedenti”. “Le ultime ingerenze costituiscono una provocazione ulteriore e inaccettabile”, si legge in un comunicato del portavoce del Quai d’Orsay.
Già il 21 gennaio scorso, il ministero degli Esteri francese aveva convocato l’ambasciatrice italiana, Teresa Castaldo, dopo le parole del vicepremier Luigi Di Maio in merito alla “moneta coloniale”.
“La Francia è uno di quei Paesi che stampando la moneta per 14 Stati impedisce lo sviluppo e contribuisce alla partenza dei profughi – aveva detto Di Maio -. Se l’Europa in questo momento vuole avere un po’ di coraggio, deve avere la forza di affrontare il tema della decolonizzazione. Noi abbiamo acceso un faro di verità”.
Durissimo il commento del commissario agli Affari economici Ue Pierre Moscovici: “Alcune dichiarazioni vengono fatte per uso nazionale, somigliano a provocazioni, perché il contenuto è vuoto o irresponsabile, per cui è preferibile evitare di cedere alla provocazione. La qualità delle relazioni tra la Francia e l’Italia è importante. Mi auguro che si possa presto superare questa fase conflittuale che trovo negativa e priva di senso. Le provocazioni di solito squalificano chi le fa”.