Le stime di crescita dell’Italia per il 2019 non soddisfano la Commissione Ue, che si appresta a rivederle con un drastico taglio. Secondo quanto pubblicato dall’agenzia Ansa, nelle previsioni economiche invernali che la Commissione Ue pubblicherà giovedì, il Pil 2019 dell’Italia dovrebbe essere rivisto allo 0,2%.
Un calo quindi rispetto all’ultima previsione Ue sul Pil di novembre (1,2%) e di quella inserita dal Governo in manovra (1%).
Secondo fonti europee, il dato tiene conto anche gli effetti della manovra varata a dicembre. Il taglio proposto dalla Commissione Ue mostra un calo ancora più incisivo rispetto alle recenti previsioni di Fmi, che davano il pil italiano al +0,7%, e di Bankitalia che prevede una crescita dello 0,6%.
La commissione Ue nelle nuove stime scrive che la revisione, la più ampia in Ue, è dovuta a “un rallentamento peggiore del previsto nel 2018, incertezza di policy globale e domestica e a una prospettiva degli investimenti molto meno favorevole“.
In Italia lo spread è calato a dicembre, dimostrando che sulla manovra “abbiamo preso la giusta decisione, immaginiamo cosa sarebbe successo se non l’avessimo fatto”, detto il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici presentando le previsioni economiche.