Che l’incontro tra M5S e i vertici dell’ala estrema dei Gilet gialli potesse creare strascichi polemici era prevedibile, ma la reazione ufficiale della Francia va ben oltre le aspettative. Il ministero degli Esteri francese ha infatti annunciato che richiamerà l’ambasciatore in Italia, Christian Masset, a causa di “attacchi senza precedenti”. La decisione, dicono da Parigi, arriva dopo una serie di “dichiarazioni oltraggiose” e di “attacchi senza fondamento” e “senza precedenti”. “Le ultime ingerenze costituiscono una provocazione ulteriore e inaccettabile”, si legge in un comunicato del portavoce del Quai d’Orsay.
Dopo l’incontro tra Alessandro Di Battista e di Luigi Di Maio con Christof Chalencon, era stata diffusa una nota del M5S per sottolineare che “sono molte le posizioni e i valori comuni che mettono al centro delle battaglie i cittadini, i diritti sociali, la democrazia diretta e l’ambiente”.
Matteo Salvini prova a fare il pompiere dicendo che “non vogliamo litigare con nessuno, non siamo interessati alle polemiche: siamo persone concrete e difendiamo gli interessi degli italiani”. Il vicepremier Sottolinea poi di essere “disponibilissimo a incontrare il presidente Macron e il governo francese per sederci a un tavolo e affrontare, per le mie competenze, tre questioni fondamentali: stop respingimenti alle frontiere, risultano oltre 60mila dal 2017 compresi bambini e donne abbandonate nei boschi; stop con terroristi italiani, una quindicina, condannati ma che fanno la bella vita con residenza in Francia; basta danneggiare i nostri lavoratori pendolari che sono letteralmente vessati ogni giorno alle frontiere francesi da controlli che durano ore. Noi siamo pronti e disponibili con spirito costruttivo a voltare pagina per il bene del nostro popolo”.
Scontro Francia-Italia, richiamato l’ambasciatore a Roma
“Essere in disaccordo è una cosa, strumentalizzare le relazioni a fini elettorali è un’altra”, scrivono a Roma da Quai d’Orsay, lanciando “un appello all’Italia affinché agisca per ritrovare la relazione di amicizia e rispetto reciproco, all’altezza della nostra storia e del nostro destino comune. La campagna per le europee non può giustificare l’assenza di rispetto per i popoli e la loro democrazia”. Il ministero degli Esteri sottolinea che “la Francia e l’Italia sono unite da una storia comune, condividono un destino”. Insieme, si legge nella nota di Quai d’Orsay, “hanno costruito l’Europa e agito per la pace. La Francia è profondamente legata a questa relazione di amicizia che alimenta cooperazioni in tutti i settori e la vicinanza tra i nostri popoli. L’amicizia franco-italiana è più che mai indispensabile per raccogliere le sfide che abbiamo davanti nel XXI secolo”.
Da diversi mesi però, continua la nota del ministero degli Esteri, la Francia è “oggetto di accuse ripetute, attacchi senza fondamento, dichiarazioni oltraggiose che tutti conoscono e hanno presente. Questo non ha precedenti dalla fine della guerra. Essere in disaccordo è una cosa, strumentalizzare la relazione a fini elettorali un’altra”. “Le ultime ingerenze costituiscono una provocazione supplementare e inaccettabile. Violano il rispetto dovuto alle scelte democratiche, fatte da un popolo amico e alleato. Violano il rispetto che si devono tra loro i governi democraticamente e liberamente eletti”. Alla luce di questa situazione, conclude il documento, è arrivata la decisione di Parigi di richiamare l’ambasciatore, con l’invito a Roma a recuperare amicizia e fiducia.
Anche il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani si schiera con la Francia: “Il vicepremier poteva benissimo risparmiarsi questa missione lampo in Francia per fare patti con chi tira le molotov contro la polizia, chi distrugge i negozi e tutto questo solo per cercare di fare un gruppo parlamentare dopo le europee. E’ veramente triste, direi squallido. E a pagare il prezzo sono gli italiani. La Francia ha le sue responsabilità, ma si rischia di passare dalla ragione al torto per i capricci di un ministro inesperto”.
Il Quirinale intanto fa sapere che “va ristabilito immediatamente un clima di fiducia con i Paesi amici e alleati”. “Questo passa attraverso la considerazione dei reciproci interessi nazionali e il pieno rispetto delle dinamiche istituzionali di ciascun Paese – trapela dagli ambienti del Colle secondo quanto riportato dall’Ansa – Grande preoccupazione per la situazione. I consolidati e preziosi rapporti di amicizia e collaborazione con la Francia vanno difesi e preservati”.-