Il caso della nave Diciotti fa ancora discutere, in primis il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che ha depositato una memoria alla Giunta del Senato, la quale dovrà decidere sulla sua immunità.
Le “decisioni furono frutto di una condivisione politica”, sostengono il vicepremier Luigi Di Maio e il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, nel documento di 3 pagine allegato alla memoria difensiva del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, presentata in Giunta per le immunità del Senato. Anche il premier Giuseppe Conte afferma che “fu attuato un indirizzo politico-istituzionale che il governo ha condiviso”.
“Tutti leggano le carte – dice Matteo Salvini -, non chiediamo favori e aiutini a nessuno. Ricordo che non si voterà se Salvini è colpevole o innocente. Bisognerà capire se l’ho fatto nell’interesse del Paese“. E ancora: “Mi sembra evidente che il blocco degli sbarchi di migranti è sempre stato uno dei miei obiettivi e ritengo di aver agito in modo coerente”.
La Procura di Catania, infatti, ha chiesto l’autorizzazione a procedere nei confronti del leader del Carroccio, accusato di sequestro di persona.