Di Maio e Di Battista a Parigi dai gilet gialli per tessere nuove alleanze in vista delle Europee. Di Maio e Christophe Chalencon, leader dell’ala dura del movimento francese, hanno però solamente messo a punto una bozza di accordo. Un primo tassello in vista dell’incontro dell’incontro della prossima settimana in programma a Roma con la capolista Ingrid Lavavasseur. L’orizzonte è la firma di un Manifesto che possa consentire al M5S di dare vita a un fronte indipendente da popolari, socialisti e sovranisti.
Di Maio e Di Battista sono volati in Francia con gli eurodeputati Ignazio Corrao, Fabio Massimo Castaldo e Tiziana Beghin: “Il vento del cambiamento ha valicato le Alpi”, esulta il vicepremier. Eppure l’ala più dura, quella guidata proprio da Chalencon, 52enne fabbro di professione, propugna una vera e propria guerra civile con tanto di sostituzione dell’attuale ministro dell’Interno francese con un esponente militare.
Al momento, però, Chalencon vola basso. E in serata, dopo un iniziale fraintendimento con Di Maio, ha chiarito: “L’alleanza è un matrimonio, io ho parlato di concubinato”.