“Abbiamo avuto incontri clandestini con membri delle forze armate e delle forze di sicurezza”, ha scritto. in un articolo a sua firma pubblicato sul New York Times, Juan Guaidó, leader dell’opposizione venezuelana, autoproclamatosi presidente al posto di Nicolas Maduro. “Il ritiro del sostegno militare a Maduro è fondamentale per consentire un cambiamento nel governo – precisa Guaidó -, e la maggioranza dei militari in servizio concorda che i recenti travagli del Paese siano insostenibili”.
Atteso per oggi il riconoscimento dal Parlamento Ue, intanto Messico e Uruguay annunciato una conferenza tra “Paesi neutrali“
Venezuela, atteso il voto del Parlamento Ue sul riconoscimento di Guaidò
Fiato sospeso in Venezuela, in attesa del voto del Parlamento europeo, previsto per oggi, sul riconoscimento del presidente ad interim, autoproclamatosi, Juan Guaidò, leader dell’opposizione contro Nicolas Maduro.
Il presidente socialista Maduro aveva aperto nelle scorse ore uno spiraglio verso il dialogo con l’opposizione, offerta rifiutata da Guaidò, che invece ha chiamato il popolo venezuelano a scendere in piazza per una protesta pacifica per chiedere elezioni libere. La prossima è prevista per sabato.
Porgendo la mano a Guaidò, Maduro si era dichiarato disponibile a nuove elezioni parlamentari ma non presidenziali, per rispetto di una decisione già presa dal popolo venezuelano.
Venezuela, Messico e Uruguay annunciano conferenza “Paesi neutrali”
Intanto, Messico e Uruguay hanno annunciato una conferenza internazionale di Paesi ed enti con una “posizione neutrale“, per discutere la crisi politica in Venezuela.
L’incontro avverrà a Montevideo il 7 febbraio prossimo. L’iniziativa, secondo quanto hanno spiegato i due governi, nasce in risposta “a una richiesta del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, per avviare il dialogo“.