“Parlare di immunità è uno strafalcione giuridico, definire questo voto un salva-Salvini è un falso che rischia di favorire il dibattito pubblico”. Il premier Conte dà la sua versione sul caso Diciotti invitando i parlamentari della maggioranza a votare ‘secondo coscienza’: “Bisogna avere chiaro il quesito giuridico a cui saranno chiamati a rispondere i senatori: se abbia agito per il perseguimento di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante o di un interesse pubblico inerente alla funzione di governo o se abbia agito al di fuori del suo ruolo ministeriale per i suoi propri interessi personali”.
Il caso Diciotti, Conte e l’immunità di Salvini
“Mi sorprende che con le tante cose che ci sono da fare in Sicilia si lavora su un atto politico che rifarei”, dichiara il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini a “Porta a Porta”. “Chi ha letto le carte sa cosa è successo, che è stato un atto politico. Lascio ai M5s la loro scelta, ma penso che voteranno di conseguenza, avranno le idee chiare”.
“Avevo avvertito della lettera al ‘Corriere della Sera’ la Presidenza del Consiglio e il vicepremier Di Maio. Io ero tranquillo. Ma tutti gli amici mi hanno detto che il processo sarebbe stata un’invasione di campo senza precedenti. Il Senato dovrà dire se l’ho fatto per interesse pubblico o mio capriccio personale. È stato un atto politico che rifarei: ho agito da ministro, mica da milanista…”.