La guardia di finanza e l’Agenzia delle Dogane hanno sequestrato quasi 650 kg di cocaina in un container nel porto di Livorno. La droga era divisa in 582 panetti distribuiti in 23 borsoni, dentro un cassone per il trasporto di caffè.
“Un’operazione enorme, eccezionale. Grazie a nome di tutti gli italiani“, ha commentato il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Secondo la guardia di finanza si tratta di uno dei più importanti sequestri degli ultimi dieci anni. L’operazione è partita dall’analisi delle spedizioni ritenute a rischio, soprattutto quelle provenienti da paesi del centro e sud America. La cocaina sequestrata si trovava a bordo di una nave proveniente da Algericas, in Spagna.
Secondo quanto accertato dalle indagini, il container era stato spedito da una società delle Honduras, imbarcato a Puerto Cortes e poi,
a Moin, in Costa Rica, trasferito su un’altra nave diretta a Barcellona. Il container doveva essere consegnato ad un’azienda di Madrid, nella quale non è mai arrivato. Per evitare che la droga venisse trasbordata in mare, i finanzieri hanno monitorato la nave da prima che entrasse in porto.
Le indagini sono partite da una segnalazione dell’Antidroga (Dcsa) e coordinate dal procuratore di Livorno Ettore Squillace Greco con il procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo.
Il monitoraggio della nave ha permesso ai finanzieri di accertarsi che nessuno si fosse avvicinato all’imbarcazione durante la navigazione verso il porto di Livorno. Appena la nave ha ormeggiato, sono saliti a bordo per ispezionare i container sospetti, ed è in quel momento che hanno trovato la droga all’interno di borsoni contrassegnati con una X, in un container contenente sacchi di caffè. Per eludere i controlli doganali, è stata utilizzata una copia perfetta dei sigilli posti sul container, sostituiti dopo aver prelevato la droga.