Ammontano a 350 mila euro le risorse impegnate dal governo siciliano per la realizzazione di trentuno sportelli d’ascolto per donne vittime di violenza. Il dipartimento regionale della Famiglia e delle politiche sociali ha approvato la graduatoria provvisoria per la creazione di queste strutture che costituiranno su tutto il territorio dell’Isola il primo punto di riferimento in caso di violenze di natura fisica, psicologica o economica garantendo l’assoluto anonimato. L’importo massimo concedibile è di 12mila euro ciascuno.
“Prende corpo – sottolinea il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci – l’idea di creare una rete capillare in tutta l’Isola per aiutare tantissime donne a compiere un gesto, quello della denuncia, al quale troppo spesso rinunciano proprio per mancanza di strutture adeguate, in grado di raccogliere il loro profondo disagio. Dai centri d’ascolto potrà davvero cominciare un percorso che le affranchi per sempre da una vita insostenibile”.
Così come previsto dal bando, sono state privilegiate nell’assegnazione dei punteggi, quelle zone in cui il distretto socio-sanitario non è attrezzato per raccogliere questo tipo di segnalazioni. Dopo avere ricevuto le denunce, gli sportelli d’ascolto potranno indirizzare le vittime delle violenze nei centri d’accoglienza che, in sinergia con i servizi sociali dei Comuni, disporranno il ricovero presso una struttura a indirizzo segreto che garantirà il necessario supporto psicologico per un pieno reinserimento in ambito sociale.
“Il governo regionale, per la prima volta – ricorda Musumeci – ha istituito e finanziato il “reddito di libertà” che agevola forme di auto impiego. Un progetto sperimentale che conferma il nostro impegno al fianco delle donne in difficoltà”.
Violenza sulle donne, in Sicilia 31 sportelli d’ascolto
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sabato 26 Gennaio 2019 - 12:20