Crescono le tensioni tra il governo e la magistratura dopo i casi delle navi Diciotti e Sea Watch, lasciate a lungo al largo, cariche di migranti a bordo. Il tema della gestione dell’immigrazione è stato uno dei centrali all’inaugurazione dell’anno giudiziario in Cassazione. Sebbene non ci sia stato alcun riferimento diretto, nelle cerimonie delle varie corti d’appello il giro per l’Italia, si è criticata la linea dura del ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Il vicepremier non rimane a guardare e si scaglia contro chi non condivide la sua gestione dell’immigrazione. “Sceglierà il Senato – dice –sull’evidente invasione di campo di qualche giudice di sinistra che vuol fare politica. Ho il cellulare pieno di messaggi di magistrati, avvocati, giudici e uomini di chiesa liberi. Andiamo avanti a testa alta con coraggio ed onestà“. Matteo Salvini sa di non aver nulla da temere: “Abbiamo tanto da fare, tanto da lavorare, tante tasse da abbassare, quindi non ci sono crisi, problemi dietro l’angolo, io sono assolutamente tranquillo”, dice il vicepremier rispondendo a Milano a una domanda sull’ipotesi che il M5S voti sì alla sua messa in stato d’accusa.
“Sono l’uomo più tranquillo del mondo – sottolinea Salvini – nel senso che sto facendo il Ministro e sto facendo quello che dovrebbe fare ogni buon italiano: ovverosia difendere i confini, difendere la sicurezza del mio Paese. Giudicherà il Senato se sto facendo bene“.
Il vicepremier azzarda anche una battuta: “Prendete le arance – dice
improvvisando un breve comizio in piazzale Oberdan vicino a un gazebo del partito, – perché se mi portano a San Vittore…“. I suoi sostenitori si sono fatti sentire approvandolo a gran voce e Salvini ha ribadito di voler “tener duro“.
I vari partiti intanto prendono posizione dopo la richiesta del Tribunale dei ministri di Catania di processare Matteo Salvini per la vicenda della nave Diciotti, soprattutto in vista del voto in giunta per le Immunità del Senato.
“Siamo garantisti e continuiamo ad esserlo“, fa sapere il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. “Queste cose non mi piacciono. Io sto guardando al futuro dell’Italia e dell’Europa e non voglio farmi coinvolgere in questo caos che si chiama Governo”, aggiunge.
Sulla vicenda è intervenuto anche Carlo Calenda, che in una intervista a Sky Tg24 ha detto: “Dovrei guardare le carte. Anche da ministro non ho mai commentato le indagini della magistratura, se non per compiacermi quando gli avversari politici venivano assolti, come è stato per il sindaco Raggi. La vicenda deve rimanere fuori dallo scontro politico. Occorre vedere se c’è un elemento chiaro per cui Salvini ha commesso un reato. Mi fa ripugnanza fare battaglia politica attraverso iniziative della magistratura”. E ancora: “M5s non metterà il governo a rischio mai; hanno la regola su due mandati per la quale Di Maio torna a fare quello che faceva prima. Semmai la Lega può staccare la spina”.