Categorie: Cronaca

Sea Watch, Salvini: “Amsterdam o Berlino vi aspettano”

“Possono indagarmi e minacciarmi, ma io non cambio idea. In Italia si entra rispettando leggi e regole, per gli scafisti e i loro complici i porti italiani sono e resteranno chiusi. Nave olandese di Ong tedesca? Amsterdam o Berlino vi aspettano“. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Sea Watch, procura di Catania chiede sbarco dei minori

Il procuratore per i minorenni di Catania, Caterina Ajello, ha chiesto lo sbarco immediato dei minori non accompagnati che si trovano a bordo della nave Sea Watch. Sulla nave, che dalla notte scorsa staziona a 1,4 miglia dalla costa di Siracusa, ci sarebbero 13 minori di cui 8 non accompagnati. Con una lettera inviata ai ministri dell’Interno e delle infrastrutture e trasporti, rispettivamente il vicepremier Matteo Salvini e Danilo Toninelli, ma anche al presidente del tribunale per i minorenni di Catania, al procuratore generale di Catania e al prefetto di Siracusa, il procuratore Ajello, afferma che lasciare i minori stranieri non accompagnati sulla nave dell’Ong è una “grave violazione dei loro diritti”.

Nella missiva, Ajello scrive: “Atteso che i suddetti minori si trovano in territorio dello Stato italiano e specificatamente nel distretto di competenza di questa procura della Repubblica per i minorenni, la tutela dei loro diritti deve essere assicurata da questa Ag”. “Evidentemente – prosegue il procuratore – tutti questi diritti vengono elusi a causa della permanenza dei suddetti minori a bordo della nave poiché quantomeno non possono beneficiare di strutture di accoglienza idonee e sono costretti a permanere in una condizione di disagio sino a quando la situazione politica internazionale non sarà risolta, con grave violazione dei loro diritti”.

La stessa procura dei minori di Catania ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, per accertare il numero preciso di minori non accompagnati.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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