“Ho esaurito la pazienza, non rido più. Conto che le forze dell’ordine vadano a beccare questi deficienti. Bello il confronto politico, ma queste non sono idee”, così il vicepremier Matteo Salvini ha commentato le scritte minatorie apparse su un muro di via Voltri, nella zona sud di Milano.
Accanto uno stencil raffigurante il ministro dell’Interno con le sembianze di Hitler e un’altra scritta: “Salvini fascista”. Infine una “A” cerchiata di colore rosso. “Ma sono sicuro che qualcuno a sinistra è capace di difendere anche questo. Io non mi spavento, né cambio il modo di lavorare. Questo è odio, intolleranza e razzismo nei confronti di chi applica la legge”, aggiunge Salvini.
Minacce a Salvini, indaga l’antiterrorismo
L’episodio è finito sul tavolo del dipartimento antiterrorismo della Procura milanese guidato da Alberto Nobili e a breve potrebbe essere aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di istigazione a delinquere e imbrattamento. Bipartisan la solidarietà dal mondo politico: “Le minacce rivolte a Matteo Salvini non sono tollerabili – ha scritto il sindaco Giuseppe Sala in un tweet – a lui esprimo tutta la mia solidarietà”. Vicinanza espressa anche da Emanuele Fiano, deputato del Pd e responsabile sicurezza del Partito democratico: “Condanniamo senza esitazione l’orribile scritta anarchica contro Salvini. La nostra opposizione alle idee della Lega è totale, ma anche quella alla violenza”.