Tutto da rifare ai vertici della Cgil. L’accordo secondo il quale il sindacato aveva individuato Maurizio Landini come segretario generale e Vincenzo Colla come vice sembra adesso vacillare. Secondo quanto si apprende dall’area vicina a Colla, infatti, sull’intesa ci sarebbe un serio rischio frenata.
Cgil, frenata sulla nomina di Landini a segretario generale
Nell’accordo annunciato ieri si metteva in discussione l’intera composizione della segreteria e sembra che sia stato proprio questo a far saltare l’intesa su Landini.
A quanto pare i criteri per la composizione del nuovo vertice della Cgil non erano contemplati nell’intesa. Susanna Camusso lascia dopo otto anni raggiunto limite del secondo mandato, ma i “colliani” hanno spiegato che la Camusso avrebbe chiesto di restare nel board del sindacato.
Nel primo pomeriggio si riunirà l’assemblea generale per nominare il nuovo leader della Cgil ma al momento è tutto ancora fermo e i sostenitori di Colla minacciano la proposta di liste contrapposte.
Per giovedì prossimo è prevista l’elezione del nuovo segretario generale, che succederà a Susanna Camusso alla guida del sindacato.