Juan Guaidò, capo dell’Assemblea Nazionale di Caracas, il Parlamento dominato dall’opposizione, si è autoproclamato presidente pro tempore del Venezuela. “Giuro di assumere formalmente le competenze dell’esecutivo nazionale come presidente incaricato del Venezuela per arrivare alla fine dell’usurpazione, ad un governo di transizione e indire libere elezioni”, ha dichiarato Guaidò, pronunciando il suo giuramento a piazza Juan Pablo II a Caracas, e sfidando ufficialmente Nicolas Maduro davanti a migliaia di persone.
Maduro si è insediato due settimane fa per un secondo mandato da presidente del Venezuela, ma l’opposizione e diversi paesi non hanno riconosciuto i risultati delle elezioni.
Venezuela nel caos, Pompeo: “Non ritiriamo i nostri diplomatici”
Gli Stati Uniti mantengono fermezza, da subito hanno appoggiato l’autoproclamazione di Guaidò e adesso non cedono alla richiesta di Nicolas Maduro: non ritireranno i propri diplomatici da Caracas, perché non lo riconoscono come legittimo presidente e quindi “non considerano che abbia l’autorità legale per rompere le relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti o dichiarare persona non grata i diplomatici” americani. Lo afferma il segretario di Stato Usa Mike Pompeo, ricordando che Juan Guaido, riconosciuto come presidente ad interim, “ha invitato la nostra missione a restare in Venezuela”.
Venezuela nel caos, Maduro: “Il popolo si mobiliti”
Dopo che il leader dell’opposizione, Juan Guaidò, si è autoproclamato presidente del Venezuela con il riconoscimento degli Stati Uniti e di altri Paesi del mondo, Nicolas Maduro incita con un tweet il “popolo agguerrito e combattente” a reagire per difendere la patria. Il popolo “agguerrito e combattente” rimanga in allerta, pronto alla mobilitazione per difendere la patria. “Nessun colpo di stato, nessun interventismo – conclude Maduro – il Venezuela vuole la pace”.
Venezuela, Guaidò si proclama presidente: Usa e Canada al suo fianco
Immediata la reazione soddisfatta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump: “Oggi riconosco ufficialmente il presidente dell’Assemblea nazionale venezuelano, Juan Guaidò, come presidente ad interim del Venezuela”, ha scritto Trump in una nota sottolineando che “in questo ruolo come legittimo ramo del governo eletto dal popolo venezuelano, l’Assemblea nazionale ha invocato la costituzione del Paese per dichiarare illegittimo Nicolas Maduro e dunque il suo incarico vacante“. Trump ha poi assicurato che continuerà ad usare tutta la forza “del potere diplomatico ed economico degli Stati Uniti per fare pressione per il ripristino della democrazia venezuelana”. “Incoraggiamo gli altri governi dell’emisfero occidentale – continua il presidente – a riconoscere Guaido come presidente ad interim del Venezuela e lavoreremo in modo costruttivo per sostenere i suoi sforzi per ripristinare la legittimità costituzionale”. Infine, Trump dichiara che “continuerà a ritenere l’illegittimo regime di Maduro direttamente responsabile per ogni minaccia che possa porre alla sicurezza del popolo venezuelano”.