L’esercito israeliano ha ufficializzato l’attacco contro obiettivi iraniani in Siria, avvertendo le autorità siriane di non vendicarsi contro Israele. È la prima volta che Israele ammette operazioni militari in Siria, l’obiettivo è la “Forza Quds” in territorio siriano.
L’Iran è “impaziente di combattere il regime sionista” ed “eliminarlo dalla Terra”. Lo ha affermato oggi il comandante dell’aeronautica di Teheran, generale Aziz Nasirzadeh, dopo gli attacchi aerei di Israele in Siria contro installazioni militari iraniane. Lo riferisce la televisione di Stato.
In arrivo “il giorno promesso”, per il quale si stanno addestrando le giovani generazioni iraniane. “Assicuriamo il popolo iraniano – ha aggiunto Nasirzadeh – che siamo pronti a rispondere ad ogni minaccia e che i nemici non oseranno invadere il territorio dell’Iran”.
La scorsa notte l’aviazione israeliana ha condotto un esteso attacco contro obiettivi militari iraniani in Siria. Lo ha riferito il portavoce militare, che ha sottolineato si trattasse di una risposta al lancio di ieri di un razzo terra-terra iraniano verso una località sciistica israeliana sul Monte Hermon (alture del Golan), peraltro intercettato in volo. Il portavoce ha avvertito che le forze armate israeliane “restano determinate ad agire per impedire il rafforzamento iraniano in Siria”.
L’obiettivo è la “Forza Quds” – unità di forza speciale del Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica iraniana – in territorio siriano. Il portavoce militare ha precisato che l’aviazione israeliana ha colpito obiettivi della forza ‘Quds’ in Iran fra cui “magazzini di munizioni ed installazioni vicine all’aeroporto di Damasco, un sito dell’intelligence ed un campo di addestramento delle forze armate iraniane”.
La Siria ha lanciato decine di razzi terra-aria durante l’attacco ai jet israeliani, colpendo anche batterie della difesa aerea siriana. Secondo quanto riferito dalla radio militare, tutti gli aerei israeliani sono rientrati indenni alle loro basi.
Il sito sciistico del Monte Hermon intanto stato chiuso per ragioni prudenziali. Al momento del lancio, il sito ospitava circa 5.000 escursionisti. Il portavoce militare, in un comunicato, afferma che “sparando ieri verso Israele l’Iran ha dato la prova definitiva delle sue reali intenzioni in Siria” precisando che da parte sua il regime siriano resta responsabile per tutto quanto avviene nel suo territorio.
Il ministero della difesa russo, citato dall’agenzia Interfax, fa sapere che le forze di difesa aerea siriane hanno distrutto oltre 30 missili da crociera e bombe guidate durante l’attacco israeliano.
“Quattro soldati siriani sono stati uccisi e sei hanno riportato ferite” nel raid israeliano in Siria e l’aeroporto di Damasco ha subito danni “parziali”, riferisce il Centro di Controllo di difesa nazionale del ministero della Difesa russo.
Sono 11 le persone morte, tra militari e miliziani, durante i raid aerei israeliani compiuti nelle ultime ore nella zona di Damasco in Siria contro obiettivi iraniani. Lo ha riferito l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus). In precedenza, fonti russe avevano parlato di 4 militari siriani uccisi. Mentre l’Ondus afferma che due soldati siriani sono stati uccisi assieme a nove miliziani non meglio precisati.