“Tutti salvi i 100 migranti recuperati domenica”, ha scritto su Twitter il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli. Sono stati “rispettati i trattati internazionali – aggiunge -. L’Italia sta sostenendo la Libia con mezzi e addestramento. Ora i Paesi Ue, Francia su tutti, collaborino a stabilizzare il continente africano“.
Continuano le emergenze in mare al largo delle coste libiche dove un nuovo barcone con 100 persone a bordo è stato soccorso a 60 miglia dalle coste di Misurata da un mercantile inviato dalla marina libica. Secondo Alarm Phone, il sistema di allerta telefonica che indica le imbarcazioni in difficoltà, il natante avrebbe imbarcando acqua.
“Alle 10 di questa mattina – spiegava Alarm Phone su Twitter -, siamo stati avvertiti di un’imbarcazione con 100 persone a bordo che stava tentando di attraversare il Mediterraneo. Alle 11 abbiamo ricevuto la loro prima posizione. Erano a 60 miglia al largo di Misurata (Libia), ma la situazione era calma e ci chiedevano di restare in stand-by, mentre tentavano di utilizzare un motore”.
“Tra le 11:40 e le 12:20 le persone hanno cominciato ad andare nel panico. Volevano che informassimo le autorità, ma non quelle libiche. Abbiamo fornito loro assistenza legale, spiegando che Libia e Italia avrebbero sostenuto la responsabilità libica per l’area in cui erano. Alle 12:20 abbiamo ricevuto una nuova posizione. Erano a 12 miglia più a est e avevano problemi di navigazione. Un bambino è incosciente o morto. Il natante sta imbarcando acqua. Chiedono aiuto, anche se questo potrebbe significare tornare in Libia”.
Al termine delle operazioni, il cargo Lady Sharm, farà ritorno in Libia: “Verranno portati in salvo”, fa sapere Palazzo Chigi che in precedenza aveva sollecitato la guardia costiera libica. “Tutto si svolge secondo le convenzioni internazionali. Seguo con attenzione, nella speranza che l’operazione si concluda senza problemi”, ha assicurato il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli.
In alto mare c’è anche una nave Sea Watch che ha messo in salvo 47 migranti, tra cui otto minori non accompagnati, soccorsi su un gommone a 50 miglia dalla Libia: “Siamo ancora in zona Sar, ma nessuno si è finora assunto il coordinamento dell’operazione. Chiediamo istruzioni e restiamo in attesa. Siamo stati rimandati ai libici che però non rispondono. Non c’è modo di parlare con loro, non rispondono neanche al telefono. E le condizioni meteorologiche stanno peggiorando”.