La trasmissione “ Otto e mezzo” di mercoledì condotta come è noto dalla imparziale giornalista Lilli Gruber, ha avuto per tema :”Battisti, bufera sul video di Bonafede su Facebook”. Intervenuti Paolo Mieli di Corsera, Luca Telese, Franco Bechis direttore del Tempo ed, in collegamento esterno, tal professore Canfora nella qualità di storico.
La trasmissione, che ha una durata di circa quarantacinque minuti, si è svolta interamente dedicata alla critica al video del ministro Bonafede, giudicato inopportuno ed improprio, nonché all’esame se nella circostanza avesse esagerato più Salvini o Bonafede.
Dal che, grazie alle sollecitazioni della signora Gruber, si è immediatamente ed inevitabilmente passati ad esaminare se la Lega sia o no un partito fascista; o piuttosto un partito fascistoide, termine che indica la presenza non attuale ma in nuce del germe del fascismo, come disquisito da tal professor Luciano Canfora. Ma no, dice qualcuno, al massimo fascistoide; no, dice Telese, non è né fascista né fascistoide. E’ Cinque Stelle? Incalza imparzialmente allora la signora Gruber, è uguale, simile o diverso dalla Lega? Altra disamina per diversi minuti sulla natura simile, uguale o differente dei Cinque Stelle. A questo punto subentra il punto dell’eminente Paolo Pagliaro e la trasmissione finisce.
Ora c’è da chiedersi se è ammissibile che ad un’ora da un evento di portata internazionale quale è stato il voto sulla sfiducia alla May e con tutti i problemi seri che ha questo Paese, possa concepirsi ragionevole che una trasmissione di prima serata sia dedicata a discutere degli argomenti di cui si è discusso.
E c’è anche da chiedersi come sia possibile che giornalisti del calibro dei presenti si prestino a questi ridicoli giochi di potere e di distrazione di masse. Si, perché l’unica spiegazione possibile è che un programma così condotto abbia per unico scopo quello di distrarre dai veri e seri problemi che in questo momento attraversano l’Italia, l’Inghilterra e l’Europa tutta: non ultimo le gravissime e sconcertanti dichiarazioni di ieri di Jean Junker sulla politica monetaria europea degli ultimi anni , dichiarazioni passate sotto traccia da parte di tutte le forze politiche e di tutti i media; e che sono state criticate soltanto da Lega e Cinque Stelle.
Indizio che induce a decidere piuttosto per una loro somiglianza.