Con un ribaltamento della sentenza di primo grado, i 5 lavoratori della Foodora hanno visto riconosciuto il diritto a ricevere quanto dovuto dal contratto. Lo ha stabilito la Corte d’Appello di Torino, che ha parzialmente accolto il ricorso dei dipendenti della società tedesca di food delivery che avevano perso il lavoro a seguito delle proteste, scattate nell’autunno del 2016 per iniziativa di alcuni rider, che chiedevano un miglioramento delle condizioni di lavoro sia sotto l’aspetto economico che normativo.
Lo scorso aprile il tribunale, in primo grado, aveva respinto tutti i punti del ricorso dei lavoratori in bici, che chiedevano il riconoscimento di lavoro subordinato e denunciavano mancate tutele di sicurezza, oltre alla violazione della privacy.
In sostanza, ai lavoratori, ai quali resta confermato il licenziamento, viene riconosciuto un trattamento di parità economica rispetto ai lavoratori subordinati del settore della logistica, con tredicesima, ferie e malattie pagate