E’ polemica per le dichiarazioni rilasciate da Claudio Baglioni durante la conferenza stampa di presentazione del Festival di Sanremo sul caso Sea Watch e Sea Eye. “Siamo un po’ alla farsa. Non si può risolvere il problema di milioni di persone in movimento bloccando lo sbarco di 15 persone. O dicendo: due li prendi tu e cinque io”, ha commentato il direttore artistico del Festival.
A scagliarsi contro Baglioni tanti esponenti del mondo dello spettacolo. Tra questi anche Maurizio Costanzo che, intervistato da Adnkronos, ha spiegato il suo punto di vista. “Le polemiche presanremesi? Niente di nuovo sotto il sole. Cosa sarebbe il Festival senza le polemiche. Ma non c’è da agitarsi perché si tratta sempre di polemiche-lampo che muoiono sull’ultima nota del brano vincitore”, ha sentenziato.
Ha poi commentato aspramente: “Anzi chi organizza il Festival deve essere felice quando scoppia il caso, perché comunque vada crea attenzione sul Festival. Negli ultimi anni era diventato fin troppo un Festival per educande“.
Costanzo quindi si esprime a proposito del botta e risposta tra Salvini e Baglioni: “Personalmente penso che Baglioni possa dire quello che gli pare. Ma bisogna essere consapevoli che il tema dei migranti è molto divisivo. C’è molta tensione sull’argomento. E forse la conferenza stampa – ha concluso – del Festival non era la sede adatta per affrontarlo”.
Ad esprimere parere negativo anche Gianfranco Magalli che ha giudicato: “Un presentatore può commentare l’attività politica? Un presentatore ha il diritto di avere delle opinioni come chiunque altro ma deve avere anche la delicatezza di esprimerle nei luoghi e nei momenti giusti. E forse –
a ‘Un Giorno da Pecora’, su Rai Radio1 – la conferenza stampa del Festival di Sanremo non è il momento giusto per una dichiarazione politica, io non lo farei, ecco. Però è legittimo, giusto e doveroso avere delle opinioni”.
Claudio Baglioni ha ricevuto una critica negativa anche da un amico come Tony Renis che ha detto: “Ho grande stima di lui, però le affermazioni sui migranti sotto i riflettori del Festival le avrei evitate. Così come – ha sottolineato – al suo posto avrei ammesso di aver copiato dal mio Sanremo almeno tre idee: l’eliminazione dell’eliminazione, il rap in gara e la serata cover, che però ha copiato male, costringendo gli artisti a rendere cover i brani in gara”
Il direttore artistico del Festival di Sanremo ha ricevuto sostegno da parte, invece, di Matteo Renzi. “Attaccare Baglioni e Sanremo dimostra che hanno perso il senso del limite – ha detto Matteo Renzi nel corso di una diretta Facebook -. Salvini, anziché stare buono e zitto, ha attaccato Baglioni perchè gli serve avere un nemico, questa è l’Italia incattivita, attaccare qualcuno e sempre”. E poi ha provocato: “Datti una calmata e lascia che gli italiani possano godersi Sanremo: fuori la politica da Sanremo! Al Bano sì se va al Viminale e Baglioni no? Abbiamo perso lucidità. C’è libertà di espressione. Giù le mani da Sanremo, l’Italia dei cattivi non avrà la meglio”.
Matteo Salvini infatti aveva immediatamente ribattuto alle affermazioni di Claudio Baglioni con un secco e provocatorio tweet. “Canta che ti passa, lascia che di sicurezza, immigrazione e terrorismo si occupi chi ha il diritto e il dovere di farlo”.