“C’è un limite al rigore”, ne è convinto il premier Giuseppe Conte a proposito della spinosa questione dei 49 migranti delle navi Sea Eye e Sea Watch e sugli altri 249 che sono a Malta da dicembre. L’Italia è pronta accogliere almeno donne e bambini, a patto che Parigi e Berlino ricevano 50 persone.
A quel punto diventerebbe quasi scontata la collaborazione di altri paesi: altri 10 migranti andrebbero in Portogallo, 6 in Olanda e 6 in Lussemburgo, e anche la Romania è pronta a riceverne qualcuno. Ma all’interno del Governo si consuma un nuovo strappo. Se infatti Salvini ha dichiarato: “Non ho cambiato idea, non sbarca nessuno’, dice. C’è il premier Conte che replica: “Allora manderò un aereo”. Salvini quindi controreplica con un laconico: “Mah…”
“Non cambio e non cambierò mai idea: un cedimento significherebbe riaprire le porte al traffico di esseri umani. Chi vuole salvare vite deve bloccare gli scafisti e le ong che con la loro presenza aiutano lo sporco lavoro degli scafisti”, dichiara il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini in diretta Facebook. Dunque nessuno “arriverà mai con il consenso mio e della Lega. E se qualcuno, anche all’interno del governo, accetterà di cedere alle imposizioni di scafisti, trafficanti e Ong, non farà un buon servizio a quelle persone. Mi si parla di evento eccezionale, ma in Italia si arriva in aereo con ong serie e condizioni serie, se si scappa veramente dalla guerra. Non ci saranno ulteriori strappi alle regole, nè per uno nè per cento”.
“L’Italia – ha detto il premier Conte a Porta a Porta – ha assunto una posizione di rigore, forte, una svolta rispetto al passato. Ma è stata chiara e strutturata: nella gestione dei flussi occorre approccio strutturato. La delusione è forte, verso l’Europa. Tutti hanno una verità, la nostra verità è che contrastiamo i trafficanti – continua Conte – Questo è un caso eccezionale, con donne e bambini da oltre due settimane in mare: io non volendo tradire la linea di coerenza del governo, penso che il sistema Italia possa sopportare poche donne e pochi bambini. Ed è contrario a qualsiasi principio separare padri e figli. Salvini esprime una linea condivisa dal governo ma se marchiamo nel segno dell’eccezionalità un intervento di questo tipo, la linea del governo non può essere tacciata di incoerenza”. “L’importante è farli sbarcare a Malta, stiamo sollecitando Malta perché li faccia sbarcare: c’è un limite a ogni politica di rigore”. “Il rischio è che sul decreto sicurezza, che è entrato in vigore da poco, possa esserci qualche pregiudiziale ideologica, ma io arriverò al tavolo con l’Anci senza pregiudiziali. E con Salvini, che è persona ragionevole, ci confronteremo. Ma al momento non si segnalano problemi”.
“Finché non si bloccano gli scafisti e chi li aiuta, continueranno a partire e morire migliaia di persone. In Italia si arriva con il permesso, io non cambio idea“, scrive in serata Salvini su Facebook allegando un foglio con la scritta: ‘Stop scafisti, io non mollo’, sottolineando al parola ‘io’. “Quello che conta è che sbarchino a Malta perché la legge dice che devono sbarcare nel porto più vicino”, aggiunge il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli a Cartabianca su Rai 3 precisando che “prenderemo la nostra parte, lo decideremo all’interno del nostro Governo”.
Intanto giungono aggiornamenti dalla nave: “Per il diciottesimo giorno siamo ostaggio in mare dei governi europei. La situazione è tesa ma almeno tutti mangiano di nuovo“. Così via Twitter Sea watch dopo che alcuni migranti avevano cominciato ieri a rifiutare il cibo, esasperati dalle condizioni a bordo, ma oggi hanno ricominciato a mangiare.