Casinò e gioco d’azzardo: Internet per superare la crisi

di Redazione

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Casinò e gioco d’azzardo: Internet per superare la crisi

| martedì 08 Gennaio 2019 - 06:00

Sebbene il 2018 sia stato certamente un anno negativo da alcuni punti di vista questo certamente non si può dire per il gioco d’azzardo e la linea di confine che separa queste due facce della medaglia viene fornita proprio dagli elementi che separano in questo settore il fisico dal digitale. Se da un lato i casinò online hanno vissuto un successo fatto di numeri da record, dall’altro il mondo dei casinò classici ha attraversato un profondo periodo di crisi economica: una realtà testimoniata dal rischio chiusura di sale da gioco storiche come quella di Saint-Vincent (Valle d’Aosta), legata ai tanti problemi finanziari di un mercato che pare aver scelto di seguire un’altra strada.

Gli italiani preferiscono i casinò online

Gli italiani hanno deciso di premiare i casinò digitali come Leovegas (https://www.leovegas.it/it-it/), sicuramente uno degli esempi più floridi di questo settore. D’altronde questo è quanto sostenuto dai numeri del report dell’Osservatorio sul Gioco Online del Polimi. Stando alle analisi condotte dal Politecnico di Milano, difatti, il comparto dei casinò digitali è riuscito a raggiungere nel 2018 un valore intorno ai 441 milioni di euro. È un dato significativo, che testimonia tutto l’apprezzamento da parte degli utenti italiani: soprattutto se si parla di giochi online come le slot machines, che oggi valgono 350 milioni di euro (ovvero il 60% del fatturato italiano dei casinò telematici). Nella lista dei giochi d’azzardo preferiti dagli italiani su Internet figurano anche la roulette e il poker, quest’ultimo con un fatturato superiore ai 138 milioni di euro.

L’altra faccia della medaglia: la crisi dei casinò fisici

In Italia i casinò tradizionali navigano in acque non propriamente limpide, se li si studia sotto un profilo finanziario ed economico. Ne dà una prova tangibile la crisi attraversata da uno dei casinò più importanti della Penisola: il Saint-Vincent in Valle d’Aosta. Nel 2017 infatti questa sala da gioco, nota per il suo glorioso passato, ha avviato le pratiche per il licenziamento di oltre 200 dipendenti, non potendosi più permettere di pagare un numero così elevato di stipendi. In pratica, un terzo della forza lavoro è stata mandata a casa e se la situazione non si riprende in tempi brevi altri potrebbero rischiare il proprio posto. I numeri, tuttavia, rimangono impietosi: ad oggi questa sala vanta infatti un indebitamento pari a 38 milioni di euro, con un calo del fatturato del -50% (60 milioni di euro circa).

La soluzione: anche i casinò fisici vanno online

È un pensiero che sta sfiorando anche i casinò fisici e che potrebbe presto diventare la migliore soluzione ai problemi portati dalla crisi economica: “convertirsi” in digitale e ospitare gli utenti pure in virtuale. Si tratterebbe di una svolta storica, che andrebbe ad impreziosire ancor di più il comparto delle sale da gioco online. A oggi questo settore conta circa 84 operatori in Italia, con oltre 120 richieste pendenti da parte di altre società e in attesa di approvazione: numeri che provano la grande attenzione nei confronti di questo comparto.

Non è dato sapere se casinò come quello di Saint-Vincent supereranno indenni la crisi: ciò che è certo, però, è che i numeri dei casinò online li pongono attualmente al di sopra di ogni pericolo.

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