Agli Spedali Civili di Brescia arrivano gli ispettori inviati dal ministro Grillo dopo la morte di Marco, un bimbo nato prematuro il 4 dicembre, avvenuta nel reparto di Terapia intensiva neonatale a causa di un’infezione di cui non si conoscono le cause. Si tratta del terzo decesso in una settimana. I due piccoli morti nei giorni scorsi erano stati in stanza con il bimbo, che aveva accusato uno shock settico il 29 dicembre. Ma secondo la versione fornita dall’ospedale, i tre casi non sarebbero collegati tra loro.
Il ministro della Salute Giulia Grillo ha così inviato a Brescia i Nas e ha avviato l’ispezione ministeriale agli Spedali Civili: “È necessario fare chiarezza per capire se ci sia correlazione tra i diversi casi. Dobbiamo capire cosa ha portato alla morte di questi piccolissimi pazienti in pochi giorni. Lo dobbiamo a questi bambini che non hanno fatto in tempo ad affacciarsi alla vita, ai loro familiari che abbraccio in questo momento di dolore, e anche a chi lavora con impegno e serietà ogni giorno in una struttura eccellente com’è l’ospedale bresciano”.
Si muove anche la Regione Lombardia: “Abbiamo dato mandato all’ATS Brescia di disporre una commissione d’inchiesta regionale al fine di avviare tutti i controlli necessari per accertare le cause dei tre decessi”, ha dichiarato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. “Anche la direzione strategica dell’ASST degli Spedali Civili di Brescia – ha spiegato Gallera – ha avviato i controlli interni per fare chiarezza sui decessi. Da questi primi controlli è emerso che i quadri clinici rimandano a condizioni di malattia differenti e non appaiono correlati. In particolare, si esclude che le circostanze siano da ricondurre ad un focolaio infettivo epidemico”.
L’ospedale poi assicura: “Non sussiste alcuna relazione tra i tre eventi. Si tratta di decessi subentrati a breve distanza l’uno dall’altro, nell’arco di una settimana, ma i quadri clinici rimandano a condizioni di malattia differenti e non appaiono correlati”. Lo spiegano in una nota i vertici degli Spedali civili di Brescia in merito al decesso di tre neonati nel reparto di terapia intensiva neonatale, tre bambini che hanno occupato la stessa stanza. L’ospedale bresciano esclude che “le circostanze siano da ricondurre ad un focolaio infettivo epidemico”. Sul decesso del piccolo Marco, gli Spedali civili scrivono: “La morte è riconducibile alle complicanze di una grave infezione sistemica (sepsi), di origine ancora indeterminata, nonostante i molteplici esami microbiologici eseguiti. L’evento merita pertanto chiarezza, e sarà oggetto di indagine da parte delle Autorità competenti, con la piena collaborazione dell’ospedale”.