“In Italia non arriva proprio nessuno. Porti chiusi, sbarrati. Giusto che Di Maio parli e che dica il suo pensiero. E va benissimo che parlino pure Fico e Di Battista e che si discuta tra di noi e con il premier Conte, ma in materia di migranti quello che decide sono io”. È ancora una volta netta la chiusura del vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, sul tema dell’accoglienza. In un colloquio con il Messaggero, il leader leghista spiega: “Io lavoro per non far partire le donne, i bambini e tutti gli altri dai loro Paesi, e per evitare il rischio che muoiano nel deserto o nel mediterraneo. Non si possono fare concessioni sui principi e il principio è che qui, se non attraverso i corridoi umanitari e in maniera controllata e legale, non entra più nessuno. Questa è la linea e non si cambia”.
Salvini chiude i porti e difende il dl sicurezza
Quanto al dl sicurezza, Salvini dichiara: “È capace di rendere più facile il lavoro dei sindaci e più sicura la vita di tutti”. All’incontro tra i sindaci ribelli e il premier Giuseppe Conte “non parteciperò. Non si può parlare con chi non conosce la materia. Viene tolta l’assistenza sanitaria con questa legge? Ma che bugia! Non è vero proprio. Non si può discutere con chi usa argomenti falsi e ideologici”. Il leader della Lega esclude quindi la crisi di governo con il M5S e dichiara: “È una coabitazione che funziona. E sono contento che sia tornato Di Battista dalla sua vacanza, così ci dà una mano. Ognuno dice la sua ma intanto facciamo tante cose insieme, e più di quelli che ci hanno preceduto. Non c’è niente di male – rileva – ad avere qualche opinione diversa, questa è la politica. Non siamo mica in Unione sovietica”.
Salvini: “Con il M5S va tutto bene”
“Da solo – osserva Salvini – non sarei riuscito a fare quello che stiamo facendo insieme ai 5Stelle”. Stipendi dei parlamentari? “Di priorità ce ne sono almeno 50. Per me il lavoro è la grande priorità. E la prima cosa da fare adesso, quella che poi mi sta a cuore insieme alla legittima difesa, sono i decreti per smantellare la legge Fornero, cioè per restituire e milioni di italiani il diritto alla pensione e al lavoro”.
Di Maio: “Tuteliamo donne e bimbi”
“Noi come governo vogliamo che vengano tutelati donne e bambini; sbarchino a Malta e li accoglieremo. Non ho sentito Salvini dire che donne e bambini devono rimanere sulle navi. Anzi. Ci siamo sentiti. Sono d’accordo sulla linea dura: non possiamo assumerci da soli i problemi dell’Unione Europea sui migranti”. Così il vicepremier e leader del M5S Luigi Di Maio, in un’intervista al Corriere della Sera in cui assicura: “Tutti i nostri sindaci applicheranno il dl sicurezza perché è una legge dello Stato. Il punto è migliorare i provvedimenti anche alla luce dei nostri valori e lo abbiamo fatto. Anche la Lega ha votato alcuni nostri provvedimenti pur non essendo totalmente favorevole”.
Quota 100 e reddito
Di Maio conferma poi che entro il 10 gennaio il governo farà un “decreto con dentro quota 100 e il reddito”. L’esclusione degli stranieri dal reddito di cittadinanza, assicura, “non è incostituzionale. Noi utilizziamo i dieci anni di lungo soggiorno proprio per destinare il reddito di cittadinanza agli italiani”. In merito al taglio degli stipendi dei parlamentari, “utilizzeremo la proposta di legge Lombardi che tocca indennità e rimborsi. Mi fa piacere che Salvini abbia detto che si farà”. Sullo spacchettamento della riforma costituzionale, “la divisione mira a evitare che vengano modificati altri articoli della Costituzione e a rendere l’iter più veloce”, spiega.
Di Maio sulla maggioranza
“Gli espulsi già stavano fuori dal conto della maggioranza, non è cambiato niente per noi. Tutti devono sapere che non c’è nessun problema a espellere chi viola le regole”, sottolinea Di Maio. Guardando alle Europee, “il nostro manifesto si fonda su quattro punti: lavoro e diritti sociali, ambiente, tagli agli sprechi e democrazia diretta e partecipata, con una riforma della governance europea che preveda meno poteri per la Commissione e di più per il parlamento”, dice Di Maio. Sulla posizione del M5S, “continueremo a non essere né di destra né di sinistra, né con Ppe o socialisti. Vogliamo essere l’ago della bilancia e con i nuovi numeri saranno i gruppi storici a dover venire da noi”. Quanto ad Alessandro Di Battista, “faremo campagna elettorale insieme. Alessandro non vuole ruoli, non ha chiesto ruoli”.
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