Nuovi risvolti nelle indagini sugli scontri avvenuti nei pressi di San Siro prima della partita tra Inter e Napoli del 26 dicembre. Marco Piovella, capo ultras dell’Inter, è stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta sugli scontri che provocarono la morte del 35enne Daniele Belardinelli.
Tra gli indagati c’è anche Nino Ciccarelli, storico ultras interista.
Milano, tifoso ucciso: arrestato capo ultras dell’Inter
L’arresto di Marco Piovella è stato disposto su richiesta della Digos della Questura e della Procura di Milano, sulla base delle ultime indagini e degli interrogatori. L’uomo, nato nel 1984 a Pavia e soprannominato “il rosso“, è uno degli storici leader della tifoseria dei “Boys S.A.N.”. Nella giornata del 29 dicembre, Piovella era stato convocato in questura, dopo che Luca Da Ros, uno dei primi tre arrestati, ha fatto il suo nome come organizzatore dell’agguato al pullman dei tifosi del Napoli, ma era uscito in stato di libertà.
Il gip di Milano Guido Salvini intanto, nella giornata di ieri, ha convalidato l’arresto dei 3 ultras Francesco Baj, Simone Tira e Luca Da Ros, respingendo la richiesta dei domiciliari avanzata dai difensori.
La Digos ha convocato ieri anche Nino Ciccarelli, che è uscito in tarda serata dalla Questura di Milano. L’uomo, 49 anni, ha fondato nel 1984 la tifoseria dei “Viking” sulle sue spalle 12 anni di carcere e 5 di Daspo, ancora in corso. Ciccarelli venne coinvolto anche negli scontri ad Ascoli nei quali morì il tifoso Nazareno Filippini, omicidio per il quale venne prima arrestato ma poi prosciolto.