E’ successa la rissa oggi alla Camera sulla manovra. Si è dovuto ricorrere all’intervento dei commessi per placare gli animi di opposizione e maggioranza, tra un testo volante atterrato sul banco del governo con botta sul sottosegretario Garavaglia e richiesta di fiducia arrivata alle 18,30 con il ministro Riccardo Fraccaro che blinda la legge di bilancio dopo una giornata bollente. Sospensione dei lavori, conferenza dei capigruppo, proteste delle opposizioni, il dibattito, gli insulti, l’invito di Roberto Fico dopo l’ennesima lite: “Evitiamo di dare questo spettacolo”.
Infine la fiducia alle 18.30. Si riparte domani, alle 17, con le dichiarazioni di voto per la fiducia. Dalle 18.30 la votazione per appello nominale. A seguire e sino alle 24, dopo la fiducia, l’esame dei 244 ordini del giorno. Il via libera finale è previsto per domenica mattina. Duro scontro tra le opposizioni e il presidente Fico sui tempi minimi dell’esame. ‘Non posso mandare la legge al Colle il primo gennaio’.
Intanto opposizioni e sindacati sono pronti alla mobilitazione: oggi manifestazione del Pd davanti a piazza Montecitorio mentre Cgil, Cisl e Uil annunciano la presenza in aula di una delegazione per il voto finale.
“Da oggi il presidente Fico ha smesso di essere super partes. Lo considero il peggiore presidente della storia repubblicana. Ha avuto una gestione assolutamente inadeguata ed ha dimenticato che lui deve essere una figura di garanzia”, dice nell’Aula della Camera Alessia Morani del Pd.
Il Pd deposita il ricorso alla Consulta, sollevando conflitto di attribuzioni con il governo.