Volano parole grosse alla Camera tra Governo e opposizione dopo il voto di fiducia sulla Manovra incassato con 327 voti favorevoli e 228 voti contrari. C’è però una scadenza improrogabile per evitare l’esercizio provvisorio: entro il 31 dicembre, infatti, il testo deve essere a disposizione del capo dello Stato Sergio Mattarella per la firma.
I deputati di Forza Italia si sono presentati in aula di Montecitorio indossando gilet azzurri con scritto “basta tasse” mentre fuori dal palazzo il Pd ha organizzato un sit-in. L’ok finale è atteso per domenica.
Manovra, la Camera vota la fiducia tra le polemiche
Il governo ha incassato l’ultima fiducia del 2018 su una Manovra fatta “sapendo che non ne farete un’altra e che scarica i costi sulle generazioni future”, ha attaccato il capogruppo Dem Graziano Delrio. Forza Italia si scaglia poi contro l’ormai ex alleato, Matteo Salvini, accusato di “alto tradimento”. “Un mix di pauperismo e dilettantismo che l’Italia non può permettersi di subire a lungo”, ha affermato Silvio Berlusconi.
In Aula presenti quasi tutti, dal premier Giuseppe Conte al ministro dell’Economia, Giovanni Tria. Presente anche Luigi Di Maio. Fico è stato sommerso di critiche per non essere stato imparziale e per non aver censurato le “offese” della deputata M5S Teresa Manzo, “colpevole” di avere accusato i dem “di un reato, difendere i truffatori delle banche”, come dice Emanuele Fiano. La replica è stata secca: “Nel mio giudizio personale io censuro tutti sempre allo stesso modo se vanno censurati. Io il mio ruolo lo interpreto come terzo e completamente imparziale, conosco benissimo il senso e l’importanza di questo ruolo, comunque guarderò il resoconto stenografico e valuterò. Non c’è dubbio che se ci sono offese vanno censurate”.
Manovra e polemiche, Di Maio attacca
“Mi stupisce che molti si scandalizzino per quello che l’opposizione ha fatto in aula in questi giorni. Noi abbiamo fatto lo stesso quando stavamo all’opposizione. Noi quando facevamo opposizione difendevamo i pensionati minimi, le pmi, i disoccupati e quelli che finivano nella morsa dell’azzardopatia e tante altre fasce deboli. Questi qui invece lo fanno per opporsi a un aiuto vero a tutti i disoccupati, a chi vive sotto la soglia di povertà, a chi è stato truffato da quelle banche che loro hanno salvato”, ha scritto Di Maio su Facebook.
Di Maio parla poi di opposizioni, “nervose” perché oggi “vedono cadere tutte le teorie con cui hanno ipnotizzato gli italiani per anni”. “Il governo sta andando incontro ai bisogni di chi si è sentito abbandonato fino al 4 marzo, con una manovra – aggiunge il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro – “tutta made in Italy e non certo scritta sotto dettatura europea”. Come peraltro anticipato dal premier Conte: “I ritardi sono dovuti alla trattativa con l’Europa, non si poteva fare altrimenti”, aveva detto il presidente del Consiglio. La legge di bilancio, assicura Conte, non è stata scritta a Bruxelles: “Al centro, ci sono reddito di cittadinanza e quota 100 sulle pensioni“.