Molta paura nella notte a Catania e nei paesi vicini all’epicentro del terremoto di magnitudo 4.8 avvertita alle 3,19 di questa notte nell’area a nord di Catania. La gente è scesa in strada, danni e 28 feriti non gravi, con escoriazioni e contusioni. Dieci di loro sono stati soccorsi dalle ambulanze, altri 18 si sono presentati autonomamente al pronto soccorso. Secondo quanto riferito dall’Ingv (Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia), la scossa ha avuto epicentro a 2 chilometri a nord di Viagrande, sul versante dell’Etna, e ipocentro a un chilometro di profondità ed è stata la più forte da quando, il 24 dicembre scorso, l’Etna si è risvegliata.
Il centro più colpito è Fleri, una frazione di Zafferana Etnea, ma si registrano danni a Santa Venerina dove sono caduti calcinacci dalla facciata della chiesa principale Santa Maria del Carmelo in Bongiardo, a Zafferana Etnea e nell’Acese.
La scossa è stata la più intensa, assieme a un’altra di magnitudo 3.3 (4 chilometri a nord di Aci Sant’Antonio all’1,09), di uno sciame sismico che dalla mezzanotte è stato registrato sui versanti del vulcano. La macchina dei soccorsi si è immediatamente messa in moto e il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha convocato per le 5 di questa mattina il Comitato Operativo presso la sede del Dipartimento a Roma.
Al momento è stato chiuso al traffico un tratto dell’autostrada Catania-Messina, la A18, per la presenza di ‘lesioni’ sospette sull’asfalto createsi dopo la scossa. Il blocco è tra i caselli di Acireale e Giarre.
Su Twitter gli utenti riferiscono di crolli in alcune frazioni. Molta la paura tra i cittadini: “Continuano le scosse. Le percepite anche voi? Ormai non distinguo la realtà dall’incubo”, si legge in un tweet.
Ecco la gallery