Un colpo di spranga in faccia per prendergli i soldi dalle tasche, 25 euro. L’ha confessato dopo ore di interrogatorio, il ragazzino 16enne rumeno fermato nella notte dai carabinieri, come possibile autore dell’omicidio del clochard francese Aid Abdellah, avvenuto a Palermo nelle prime ore del 17 settembre scorso. L’uomo 56enne, detto Aldo, viveva sotto i portici di Piazza Ungheria dove, la mattina del delitto, è stato trovato morto con una ferita alla testa dall’impiegata di un bar vicino, che ogni giorno gli portava la colazione. “L’ho colpito, ho preso i soldi. Erano 25 euro e sono andato via. La spranga l’ho lasciata lì”, ha detto ai carabinieri e al pm dei minori Paoletta Caltabellotta.
Palermo, fermato un minore per l’omicidio di “Aldo”
Le indagini hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti del minorenne, accompagnato presso il Centro di Prima Accoglienza di Palermo. Nella serata di mercoledì, il ragazzo era stato interrogato per molte ore. I filmati provenienti dalle telecamere della zona fanno supporre che il ragazzo sia stato accompagnato da un altro rom di 12 anni.
Aldo, così lo chiamavano i palermitani, era “amico di tutti“. Conduceva una vita tranquilla e si era perfettamente integrato nella città, sempre in compagnia del suo fedele e inseparabile gatto Helios. Al momento il ragazzo si trova nel centro di prima accoglienza del carcere Malaspina in attesa della convalida del fermo emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Palermo.