Il presidente della Camera, Roberto Fico, nel suo saluto alla stampa parlamentare per il Natale, si esprime su diverse tematiche al vaglio del Governo. Sulla Tav Fico mantiene la sua posizione iniziale: l’opera non serve e adesso ha anche la conferma dei dati, ma non si oppone alle manifestazioni pacifiche, intese come segno di libertà di espressione. Secondo il presidente della Camera, inoltre, l’Italia dovrebbe sedersi al tavolo del Global Compact e affrontare la problematica delle migrazioni con tutti i Paesi del Mondo.
“Benissimo sia le piazze Si Tav che quelle No Tav, ma non è che da presidente della Camera ho cambiato idea da quella prima manifestazione nel 2005 a cui andai con Grillo e Casaleggio – ha detto Roberto Fico nel suo intervento -. Un’idea oggi rafforzata: i flussi progettati allora, come quello sul ferro, che era di 17 milioni originariamente, di 8 milioni negli anni ’90 e siamo invece a 3 milioni di tonnellate, meno che nel 1994. La Torino-Lione sulla base di quei dati non serve più. Non è una priorità“.
Secondo il presidente della Camera, la priorità “è costruire ferrovie nel Sud e i collegamenti con Sicilia e Calabria”. E in merito alle manifestazioni degli ultimi mesi ha detto: “La rinnovata forza della società civile è positiva, sono molto contento se ci sono proteste non violente, piazze piene che si esprimono in libertà di espressione su temi fondamentali del presente”.
“Patto globale per le migrazioni, questa è la traduzione di Global Compact: siccome l’immigrazione è una problematica globale per forza dobbiamo sederci al tavolo con tutti Paesi del mondo, specie quelli da cui partono i migranti, per affrontare la problematica”, ha precisato Roberto Fico. “A quel tavolo devi collaborare per affrontare il fenomeno migratorio con un approccio globale, che poi è la posizione dell’Italia sull’Europa, che insieme deve prendersi le responsabilità e ogni Paese deve fare la sua parte. Con un approccio globale”, ha aggiunto, precisando che “dobbiamo scostarci dalla politica di Trump sulla immigrazione e sull’ambiente”.
Il presidente della Camera esprime tutta la sua vicinanza alla famiglia di Antonio Megalizzi, il giovane giornalista italiano vittima dell’attentato di Strasburgo, “la vicinanza di tutta la Camera e senza dubbio un appoggio in pieno al progetto di radio collegate delle Università come da proposta del rettore di Trento. Si potrebbe pensare a una radio europea sui temi di cui Antonio Megalizzi era competente“, ha detto Fico.
“La legge sul conflitto di interessi resta una priorità: è lì che si è innescato il senso buio dell’informazione”, ha detto durante il suo intervento, Roberto Fico. E ancora: “Non può funzionare così. E non è una legge solo riferita a Berlusconi o a Mediaset non a tutta la vita pubblica del Paese. Serve legge una forte seria e vera”.