Se da un lato il vicepremier Matteo Salvini rassicura tutti annunciando un accordo sulla Manovra ormai “totale” , dall’altro c’è la Commissione Ue che continua a prendere tempo e a trattare con il ministro dell’Economia Giovanni Tria. “Quanto alla riunione dei capi di gabinetto di oggi, non commentiamo mai le riunioni prima che avvengano. Il lavoro continua a tutti i livelli e non diamo dettagli”, ha detto la portavoce della Commissione europea, Margaritis Schinas.
“Il governo italiano ha inviato a Bruxelles uno schema con il nuovo quadro macroeconomico con il deficit al 2,04% e le misure della manovra”, rendono noto fonti del Mef spiegando che ora si aspetta la valutazione della Commissione e che continuano i contatti telefonici tra il ministro dell’economia, Giovanni Tria, e il commissario Ue Pierre Moscovici e il vicepresidente Valdis Dombrovskis.
In messaggio pubblicato su Facebook, il vicepremier Luigi Di Maio dichiara: “Nella manovra non ci sono gli interessi dei partiti o dei soliti che hanno comandato, ma i sogni di chi vuole cambiare l’Italia. Chiunque abbia versato una goccia di sudore per il Movimento – prosegue – lo ha fatto perché crede in un sogno, non per il suo interesse particolare, per questo siamo imbattibili e inarrestabili”. La sfida di adesso è “per il governo del Paese e la stiamo vincendo perché la stiamo combattendo con in testa e nel cuore il sogno del cambiamento”.
“Mi auguro che a Bruxelles ci sia buonsenso e non figli e figliastri: all’Italia contano anche i peli del naso e alla Francia di Macron fanno fare quel che gli pare – sottolinea poi il ministro dell’Interno Matteo Salvini – Mi auguro che la partita sia chiusa. Abbiamo fatto quel che dovevano fare, se ci chiedono di tagliare ancora no basta“.
Sul tema delle pensioni, Salvini assicura: “I tecnici ci dicono che su 500 mila italiani che potrebbero andare in pensione molti andranno avanti – dichiara a ‘Quarta Repubblica’ – Quello che conta è che non è una cosa per un anno, è una cosa per 3 anni. Abbiamo messo 20 miliardi sulla legge Fornero. Tra inizio 2019 febbraio marzo chi ha 62 anni e 38 di contributi potrà scegliere di andare in pensione senza penalizzazione. Nel 2019 saranno circa mezzo milione quelli che potranno scegliere, senza poter fare il cumulo”.
È “ragionevole” che la manovra arrivi in Aula al Senato venerdì, dichiara poi il viceministro dell’economia, Massimo Garavaglia, al termine della riunione dei capigruppo in Commissione bilancio di Palazzo Madama. “Ci auguriamo di essere pronti per martedì– ha aggiunto – e presentare tutto quello che serve in modo che da domani si possa procedere e arrivare a chiudere tutto in commissione in maniera ordinata”.
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