Compie oggi 70 anni e li festeggia con una mostra ad effetto a Napoli. Così Mimmo Palladino, con ‘Storyboard’, anticipa la sintesi del suo prossimo film la cui realizzazione è prevista entro il 2019.
“Mi festeggio con una mostra, per me ormai è una tradizione, come è tradizione farla a Napoli che durante le feste di Natale è una città vivissima, divertente. Gli artisti si devono divertire” ha detto l’artista, nato a Paduli il 18 dicembre 1948, napoletano di cuore, milanese d’adozione.
Pittore, scultore, incisore, Palladino è fra i principali esponenti della Trasavanguardia, le sue opere si trovano in alcuni dei principali musei internazionali tra cui il Metropolitan Museum of Art di New York.
“L’importante per gli artisti è la radice creativa – sostiene Palladino – nel mio caso la mediterraneità che io conservo con forza nel mio ‘cassettone’ di memorie artistiche e popolari, elementi che fanno parte del crogiolo, che riemergono quando si realizza un’opera”.
Il ‘cassettone‘ di Paladino contiene tutta la sua vita artistica, le esperienze americane, nel nord e nel sud del ‘nuovo’ continente: nella prima parte degli anni ’80 l’artista si reca più volte negli States e in Sudamerica: “All’epoca il palcoscenico mondiale dell’arte era quello di New York, e per me rimane New York, il luogo dove è nata l’avanguardia, l’informale, l’action painting. Negli anni ’80 in America c’era grande attenzione per quel piccolo gruppo di artisti italiani che formava la Transavanguardia. Io ero un giovane pittore e tutto questo mi gratificava. In Sudamerica poi, dove si incrociavano influenze europee, locali e nordamericane, trovai e feci tesoro delle mescolanze, quelle che oggi si chiamano contaminazioni”.