E’ il risultato di una ricerca italiana, un farmaco di ultima generazione derivato dalla cannabis somministrato per bocca via spray. Si è dimostrato proficuo nel ridurre nell’arco di 6 settimane la spasticità e i sintomi da malattie del motoneurone (Mnd), prima fra tutte, la sclerosi laterale amiotrofica (Sla).
Il ritrovato nasce dalla collaborazione di un gruppo di scienziati di diversi centri di eccellenza nella ricerca e nella cura delle Mnd, autori di un lavoro pubblicato su ‘The Lancet Neurology’ e co-finanziato dalla Fondazione italiana di ricerca per la sclerosi laterale amiotrofica (AriSla)
Il neurologo Nilo Riva dell’ospedale San Raffaele di Milano è Il primo autore dell’articolo i cui risultati sono stati diffusi anche dalla rivista scientifica.
Lo studio, un trial di fase clinica II, ha coinvolto 59 pazienti con Mnd di età compresa fra 18 e 80 anni. Malati che presentavano evidenti sintomi di spasticità e che sono stati divisi in due gruppi: a 29 è stato somministrato con un numero variabile di spruzzi giornalieri il nabiximols, un estratto della Cannabis sativa che contiene parti uguali di tetraidrocannabinolo (Thc) e cannabidiolo (Cbd), mentre 30 hanno ricevuto un placebo con le stesse modalità. Né i medici né i pazienti sapevano chi assumeva cosa (protocollo in doppio cieco).