Associazione per delinquere e truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, aggravate dalla finalità di agevolare le consorterie mafiose, è questa l’accusa contestata dai carabinieri di Reggio agli 8 presunti affiliati alle cosche ‘ndranghetiste reggine finiti in manette.
L’operazione è stata condotta dal Comando carabinieri per la Tutela agroalimentare e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria. I carabinieri hanno accertato che nel periodo 2010-2018 alcuni indagati hanno beneficiato di contributi economici da parte dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura della Regione Calabria.
L’ammontare complessivo è di alcune centinaia di migliaia di euro. I fondi sono stati ottenuti attestando falsamente lo svolgimento di attività imprenditoriali e il possesso dei requisiti soggettivi previsti dalla normativa vigente.