Schiaffi, pizzicotti e morsi ai bambini di una scuola dell’infanzia di Cerignola, in provincia di Foggia. Questi erano i motivi alla base della riluttanza dei piccoli a recarsi a scuola, e dei pianti accorati e liberatori al rientro a casa. Un disagio attribuito ai modi violenti del maestro, modi che hanno insospettito i genitori dei piccoli alunni e li hanno spinti a denunciare la situazione al Commissariato di Polizia.
Le denunce sono state presentate agli inizi di novembre, gli agenti hanno arrestato l’insegnante 60enne di origine campana, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Foggia. In alcuni casi i piccoli come unica rassicurazione, chiedevano alle mamme di farsi promettere che a scuola non avrebbero trovato il maestro. A quel punto i poliziotti hanno installato nell’aula un sistema di video sorveglianza che ha messo da subito in evidenza un costante, sistematico uso di atteggiamenti aggressivi, violenti e denigranti da parte dell’insegnante che avrebbe terrorizzato i bambini con soprusi, vessazioni e violenze.
Oggetto dei maltrattamenti ricorrenti era soprattutto a un bambino con disabilità grave di 4 anni, costretto a mangiare per poi vomitare nel piatto. Un dato sconcertante per gli inquirenti è stato quello di vedere i bambini sempre terrorizzati dal sopraggiungere dell’insegnante: appena lo vedevano arrivare, si nascondevano il capo con le mani, per proteggersi dalle aggressioni.
Le maniere brusche del maestro si evidenziavano anche quando giocava con i bambini: in alcuni casi, sollevava i bambini per la testa oppure li schiaffeggiava con le loro stesse manine.
La misura cautelare si è resa necessaria analizzando tutti gli episodi registrati e considerando la circostanza che la condotta del maestro non può essere inquadrata in nessun metodo educativo accettabile, trattandosi di violenza sistematica idonea a creare un clima di terrore tra i minori ed incidere negativamente sul loro sviluppo e sulla loro formazione. L’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari.