Il preside di una scuola di Porto Tolle, in provincia di Rovigo, ha negato l’accesso al Vescovo di Chioggia e del Delta, Monsignor Adriano Tessarollo, all’istituto scolastico che dirige. La decisione, fanno sapere, è stata presa per “difendere” la laicità della scuola.
Il dirigente scolastico “ha ritenuto inopportuna la visita del presule a docenti e studenti di una scuola pubblica e, in quanto tale, laica”. La scelta del preside ha scatenato un caso politico, cui ha preso parte preponderante la Lega.
Aspre le critiche dal mondo della politica a partire dalla Regione. “È stata una scelta assurda, illogica, figlia di un laicismo estremo e fazioso”, ha detto l’assessore all’Istruzione del Veneto, Elena Donazzan. “Un vescovo impegnato in una visita pastorale in un territorio – aggiunge l’assessore -, che aveva già incontrato istituzioni, lavoratori, famiglie, fedeli e non, non rappresentava di certo un pericolo per la laicità della scuola italiana”. E ancora: “La scuola è laica certo ma non estranea al territorio, alla sua storia e alle sue tradizioni. Il vescovo non veniva certo per procacciare nuovi fedeli, o discriminare altre religioni: le visite pastorali servono per raccogliere le necessità di un territorio e metterle al centro dell’azione della Diocesi”.
Sulla questione è intervenuto anche il presidente del Consiglio regionale, Roberto Ciambetti. “Non si difendono né la laicità, né la scuola chiudendo la porta in faccia al vescovo”, ha commentato il presidente.