Categorie: Cronaca

Tredicesima, a chi non spetta

Dicembre è tempo di tredicesima per i lavoratori dipendenti. La tredicesima mensilità è quel riconoscimento economico aggiuntivo che il datore di lavoro corrisponde ai propri dipendenti in prossimità delle festività natalizie.

Nasce come elargizione volontaria senza alcun vincolo di obbligatorietà che il datore di lavoro riconosceva ai propri dipendenti in occasione delle festività natalizie. Successivamente è stato introdotto per legge l’obbligo di corrispondere una mensilità aggiuntiva rispetto alle 12 annuali.

Il 14 dicembre, infatti, sarà pagata agli statali insieme al cedolino dello stipendio, mentre per i lavoratori del settore privato – per i quali la data di pagamento è indicata dal CCNL di riferimento – la tanto attesa gratifica natalizia arriverà entro Natale. 

I pensionati, invece, l’hanno già ricevuta insieme all’assegno previdenziale di dicembre. Anche chi percepisce una prestazione assistenziale – e non previdenziale – dall’Inps come la pensione di inabilità o invalidità ha diritto alla tredicesima, così come coloro che percepiscono l’assegno sociale. 

Relativamente alla pensione di reversibilità, cioè  la prestazione assistenziale riconosciuta al familiare di un pensionato deceduto che trova giustificazione nel principio della solidarietà familiare, è utile un chiarimento. 

Il titolare della pensione di reversibilità ha diritto alla tredicesima, ma non sempre; se questo infatti è a sua volta un lavoratore dipendente la prende una sola volta (quindi dal suo datore di lavoro) dal momento che l’INPS non riconosce una duplicazione del bonus.

A chi non spetta la tredicesima

Non ne hanno diritto i disoccupati, neppure i titolari dell’indennità di disoccupazione Naspi sulla quale non è prevista alcuna tredicesima, mentre non matura nei periodi in cui i lavoratori sono posti in cassa integrazione, sia ordinaria (CIGO) che straordinaria. Non ne hanno diritto quindi gli autonomi né i professionisti iscritti alle varie Casse.

Inoltre, non la prende il lavoratore parasubordinato con contratto Co.co.co. (collaboratori coordinati e continuativi) né colui che ha sottoscritto un contratto a progetto.

Non hanno diritto alla tredicesima a dicembre neppure coloro che hanno perso il lavoro nel 2018. Per loro, infatti, la parte di tredicesima maturata nel corso dell’anno dovrebbe essere stata pagata al momento della cessazione del rapporto di lavoro. 

 Ne hanno diritto, invece, i lavoratori dipendenti assunti da meno di un anno. In tal caso, però, l’importo della gratifica viene riproporzionato in base al numero di mesi lavorati. Nel dettaglio,  per calcolare l’ammontare preciso della tredicesima, si prende la retribuzione media mensile e la si moltiplica per i mesi di impiego nel corso dell’anno solare. Il risultato, poi, si divide per le 12 mensilità dell’anno, così, da avere l’importo della tredicesima che spetta al lavoratore.

 

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

Condividi
Pubblicato da
Redazione
Tags: a chi spetta la tredicesimachi non ne ha dirittotredicesima