Cinquantuno balene sono morte sulla spiaggia di Hanson Bay nelle isole Chatham, in Nuova Zelanda. E’ la seconda strage di cetacei avvenuta nel giro di pochi giorni dopo quella in cui morirono spiaggiate 145 balene e 9 orche pigmee. Questa volta sono state 90 le balene arenate ad Hanson Bay, e di queste una quarantina sono riuscite a riprendere il mare, ma per le altre non c’è stato nulla da fare. Le isole Chatham si trovano a circa 800 chilometri ad est delle isole principali della Nuova Zelanda e ospitano circa 600 persone.
Non più tardi di qualche giorno fa, su una spiaggia dell’isola di Stewart, a sud della Nuova Zelanda si erano spiaggiati due gruppi di esemplari di balene pilota a poco più di un chilometro di distanza l’uno dall’altro. Le ha scoperte un turista durante un’escursione. Più di metà erano già morte, l’altra metà è stata abbattuta dai veterinari dopo aver accertato che non c’era più niente da fare. La perdita della rotta, una malattia o un tentativo di fuga dai predatori, sarebbero i motivi dello spiaggiamento dei cetacei. “Per chi si trova a studiare questi esemplari, si tratta di una giornata molto triste – ha commentato Ren Leppens, direttore del Department of Conservation dell’isola di Stewart -. Sono scene terribili, avremmo voluto poter intervenire prima, per evitare questa strage”.