Dopo la vicenda dei lavoratori in nero nell’azienda di Antonio Di Maio, padre del vicepremier Luigi, il Movimento 5 Stelle si stringe in difesa del suo leader. Mentre il padre di Di Maio esclude – in una intervista al Corriere – ogni responsabilità del figlio in merito a quando accaduto nella sua azienda 10 anni fa, il M5S pubblica sul blog un post in cui denuncia la delegittimazione ai danni dei pentastellati a tutti i livelli.
Intanto il presidente della Camera, Roberto Fico, prende le distanze dalle decisioni del Governo in merito ad alcuni temi caldi come Decreto sicurezza e Global Compact.
“La delegittimazione del MoVimento 5 Stelle da parte del quarto potere colpisce a tutti i livelli – si legge in un passaggio del post sul blog -. Colpisce i nostri sindaci, colpisce i nostri parlamentari. Colpiscono anche Luigi Di Maio in questi giorni, essendo immacolato usano i parenti sbattendo in prima pagina suo padre per storie di 10 anni fa. E attenzione non è che Luigi sia sotto accusa per aver aiutato il babbo mentre era ministro, come è stato per Renzi e Boschi ma per un vincolo di sangue”.
E mentre il Movimento fa scudo attorno a Luigi Di Maio, il presidente della Camera, Roberto Fico, prende le distanze da alcune azioni del Governo. “Se la mia assenza al momento della votazione è stata interpretata come una presa di distanza dal provvedimento? Bè, avete interpretato bene”, ha detto Fico a margine del convegno sui beni comuni in corso all’accademia dei Lincei a proposito dell’assenza nel corso della votazione sul decreto sicurezza.
“Perché io sono il presidente della Camera e rispetto il mio ruolo fino in fondo, diritti di maggioranza e di opposizione, mando avanti i provvedimenti che arrivano in Aula con la collaborazione di tutti i capigruppo e rimango fedele al mio ruolo istituzionale. Se poi parliamo del decreto nel merito, dopo che è passato, questo è un altro discorso”, ha detto.
Fico dissente anche dall’opinione di Matteo Salvini, contrario al Global Compact, il patto dell’Onu per la gestione dei migranti. “Assolutamente sì. Ritengo che l’Italia dovrebbe dire sì al global compact ed invito tutti a leggersi davvero il contenuto di questo accordo, perché, tra l’altro,ci consentirebbe di non restare soli nella gestione del fenomeno dell’immigrazione”, ha aggiunto Fico.