Una corsia preferenziale per le denunce e indagini più rapide sui casi di violenza alle donne. Il Consiglio dei ministri ha approvato il ‘Codice Rosso‘, il ddl che porta le firme dei ministri della Giustizia Alfonso Bonafede e della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno. Le denunce per maltrattamenti, violenza sessuale, atti persecutori e lesioni aggravate commessi in contesti familiari o di convivenza, saranno portate direttamente al pm che dovrà sentire la donna entro tre giorni.
Il premier Giuseppe Conte e i ministri hanno indossato un nastrino rosso durante la riunione del governo a Palazzo Chigi. Una scelta simbolica di vicinanza alle donne vittime di violenza, nel Cdm che ha appena approvato il Codice Rosso.
“Per noi contrastare la violenza domestica e di genere è un’azione che va qualificata con codice rosso” come quello che negli ospedali contraddistingue il diverso livello degli interventi di urgenza. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte al termine del cdm.
Il ddl Codice Rosso prevede un’accelerazione non solo per quanto riguarda le procedure di ascolto del magistrato delle persone che porgono denuncia: “anche le fasi successive avranno tempi immediati. La polizia dovrà procedere senza ritardo e allo stesso mondo sempre senza ritardo dovrà dare riscontri al magistrato”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.
“Ci sono donne che sono morte in attesa di giudizio dopo aver presentato la denuncia” delle violenze subite. Lo ha detto il ministro per la Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno nella conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri che ha approvato il Codice Rosso.